Economia

Iveco, nuova linea produttiva a Foggia: previste 1.000 assunzioni al 2026

L'azienda ha annunciato la realizzazione di oltre 3.000 bus in Puglia. E un accordo con Hyundai per i veicoli alimentati a idrogeno

Giorgetti: "Il rientro in Italia di Iveco è il risultato positivo strategia Mise"

"Iveco è leader mondiale nella produzione di autobus urbani, interurbani e turistici. Il suo investimento rappresenta per il ministero dello Sviluppo Economico un risultato concreto e positivo dell'attuazione della nostra strategia, che insieme alla transizione verde del settore dei trasporti dovrebbe puntare al reshoring di importanti linee produttive nel nostro Paese, con l'obiettivo finale di creare una catena del valore nazionale tecnologicamente avanzata e sostenibile". Così il ministro Giancarlo Giorgetti, che ha espresso soddisfazione per "i nuovi investimenti di Iveco per la realizzazione di una linea di produzione di autobus a basse emissioni a Foggia e di una linea di ricerca e sviluppo e di una linea di produzione di batterie a Torino"

"Il progetto è di primaria importanza per il suo focus sulla ricerca e sviluppo - ha aggiunto Giorgetti - infatti, come altri Oem internazionali, non si sta concentrando solo sulle tecnologie di propulsione elettrica, ma anche sullo sviluppo di soluzioni alternative come l'idrogeno e i combustibili a basse emissioni di carbonio. Nella ‘mobilità pesante’ più che nelle autovetture, un approccio di neutralità tecnologica è obbligatorio per perseguire una transizione verde e sostenibile. La ridotta densità di energia, e la limitata velocità di ricarica, proprie delle batterie, infatti, potrebbe limitarne l'adozione nel settore della mobilità pesante, motivo per cui abbiamo bisogno e sponsorizziamo lo sviluppo di soluzioni alternative".

"Per questo il Governo italiano, e in primis il nostro ministero - ha ricordato il titolare del Mise - ha assunto una posizione decisa nella trattativa sulla proposta di revisione del Regolamento che fissa gli standard di prestazione delle emissioni di Co2 delle auto e dei veicoli commerciali leggeri". "Per quanto riguarda i veicoli pesanti - ha proseguito Giorgetti - il governo sta agendo sia sul lato della domanda, sostenendo l'acquisto di modelli a basse emissioni, sia sul lato delle infrastrutture, considerate un fattore chiave per lo sviluppo del mercato". "Siamo lieti - ha concluso il ministro - di accogliere e sostenere le nuove iniziative di investimento di Iveco e continueremo, anche sulla scorta di questo caso di successo, a lavorare per il reshoring e per la ristrutturazione delle produzioni nazionali, nella convinzione che i progetti di investimento dei leader del settore siano fondamentali per la realizzazione di una catena del valore nazionale tecnologicamente avanzata e sostenibile".

Giorgetti: "Siamo al lavoro per mantenere competitivo il settore auto"

"Il ministero dello Sviluppo Economico è fortemente impegnato a supportare l'industria automobilistica per affrontare la transizione verde e digitale. Il settore infatti deve far fronte a pressioni crescenti, e merita la massima attenzione per le sue implicazioni industriali, sociali, infrastrutturali e finanziarie" ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico. 

Richiamando l’attenzione decisione dell'Unione Europea che "ha ulteriormente innalzato l’asticella in termini di attenzione alla sostenibilità, fissando l’ambizioso obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050", Giorgetti ha osservato: " se da un lato è facile fissare un obiettivo, ben più impegnativo è mettere in campo un piano solido per conseguirlo".

"Per questo stiamo lavorando a livello europeo, nazionale e regionale al fine di costruire una politica industriale sul settore automobilistico, affinché gli ecosistemi industriali e l’indotto filiere, come quella di Torino e del Piemonte, abbiano tutti gli strumenti per rimanere competitivi", ha detto ancora il ministro.