Economia
Jacuzzi, così Bonomi si fa ricco in Cina. Luce, bagno, arredo: l'Eldorado
Bonomi continua a puntare con il suo fondo di private equity su luce, arredo e bagno. Nel 2018 aveva creato un polo dell’interior design con Carlyle Group
Jacuzzi passa di mano: la multinazionale americana, ma di chiare origini italiane (venne fondata nel 1956 dall’omonima famiglia veneta), divenuta famosa in tutto il mondo per le sue vasche idromassaggio, è stata rilevata dal fondo Investindustrial di Andrea Bonomi, per un controvalore che non è stato reso noto, dagli attuali azionisti, Apollo Global Management, Ares Management Corporation e Clearlake Capital Group.
Apollo aveva rilevato la società, all’epoca quotata a Wall Street, nel 2006 pagando 12,5 dollari per azione in contanti (con un premio di oltre il 20% rispetto alle quotazioni correnti) pari a 990 milioni di dollari, oltre ad assumere l’indebitamento esistente di 260 milioni di dollari per un totale di 1,25 miliardi di dollari.
Subito dopo Apollo aveva proceduto a cedere il business dei prodotti idraulici del gruppo a insegna Zurn Industries (meno noti ma più profittevoli in termini di margini dei prodotti Jacuzzi) a Rexnord Corporation, che gli stessi fondi Apollo avevano acquisito poco prima dal Carlyle Group, per 950 milioni.
Ripresasi dalla crisi post-2008, Jacuzzi è attualmente co-leader nel nord America e leader in Europa del mercato di riferimento, avendo registrato lo scorso anno un fatturato di circa 500 milioni di dollari (contro i 573 milioni registrati nei primi 9 mesi del 2006, prima dell’acquisizione da parte di Apollo Management). Oltre a Jacuzzi, il gruppo opera coi marchi Sundance, Dimension One Spas, Hydropool, ThermoSpas e BathWraps.
Nell’operazione è stata coinvolta anche Nottingham Spirk Design Associates come partner per l’innovazione e il design di prodotto ma anche come co-investitore con una quota di minoranza (e una presenza in Cda). Non è la prima volta che Bonomi punta sul settore dell’arredo d’interno di alta gamma. Il business di Investindustrial è infatti da tempo focalizzato in tre principali aree: aziende manifatturiere; servizi per aziende; prodotti di consumo, per la vendita al dettaglio e per l’intrattenimento.
A quest’ultima area d’investimento appartengono aziende come Jacuzzi, ma anche altre già in portafoglio attraverso Design Holding, il polo dell’interior design di alto di gamma creato da Investindustrial lo scorso anno assieme a Carlyle Group. A Design Holding fanno capo Flos (88 milioni di euro di fatturato) e Louis Poulsen (110 milioni di euro di giro d’affari), entrambe attive nel settore dell’illuminazione, e B&B Italia, attiva invece nel settore dell’arredamento.
Il closing dell’acquisto di Jacuzzi è atteso entro la fine del corrente trimestre. L’operazione ha visto anche la nomina da parte di Investindustrial di Charles “Chuck” Huebner, già Ceo di Dacor, società di elettrodomestici per la cucina di alto di gamma, alla carica di nuovo presidente esecutivo di Jacuzzi, mentre Bob Rowan è stato confermato Ceo.
Luce, arredo e bagno: la strategia di Andrea Bonomi è sempre più chiara così come la volontà di puntare sul potenziale di sviluppo a medio-lungo termine dei prodotti di eccellenza del “made in Italy” sui mercati mondiali, sfruttando sia la domanda di abitazioni sempre più confortevoli e finiture di lusso da parte di mercati come il Medio Oriente o la Cina, sia l’accesso a reti di approvvigionamento e distribuzione in comune che permetteranno di creare ulteriori sinergie e adattarsi in tempi sempre più rapidi all’evoluzione dei mercati e alle mutevoli aspettative della clientela internazionale.