Economia
Jp Morgan, la banca più grande del mondo punta sui misteriosi Etf
Buone previsioni di raccolta di risparmio in un’economia globale che sta ripartendo
JP Morgan Assett Management lancia i suoi ETF attivi
ETF, in inglese Echange-traded fund, è qualcosa di sconosciuto per la maggior parte delle persone ma al contrario è ben presente nel mondo degli investitori professionisti, delle banche d’affari e di tutte le organizzazioni che si dedicano a gestire il risparmio.
In pratica l’Etf è un tipo di fondo quotato in Borsa. Non una novità perchè questo tipo di fondo nacque nel lontano 1990 ma ha davvero iniziato ad avere successo solo nel 21esimo secolo. E questo successo si è tradotto in immensi fondi di risparmio. Le previsioni per questi prodotti dicono che potranno raggiungere, tra tre anni, qualcosa come 20mila miliardi di dollari rispetto agli attuali 12mila miliardi.
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Insomma cifre che potrebbero tranquillamente rappresentare parte importante di Pil di nazioni e che si muovono sul mercato borsistico alla velocità della luce. E in questo flusso di raccolta di danaro in crescita JP Morgan ha messo in campo il suo peso e la sua strategia. Vale la pena ricordare che JP Morgan Chase & Co. è una multinazionale USA di servizi finanziari con sede a New York. È una delle banche Big Four statunitensi insieme a Bank of America, Citigroup e Wells Fargo, ed è la più grande banca al mondo del valore di oltre 420 miliardi di dollari.
JP Morgan Assett Management ha attualmente 113 fondi con un patrimonio di 164 miliardi di dollari
JP Morgan Asset Management ha organizzato la sua piattaforma di vendita di ETF nel 2014 ed ora ha 113 fondi, con un patrimonio di 164 miliardi di dollari. Ma l’obiettivo della banca è “stratosferico”, come afferma il suo Ceo George Gatch “entro cinque anni vorremmo raggiungere i mille miliardi di dollari”. E questo mega obiettivo potrebbe essere raggiunto grazie ai cosiddetti ETF attivi. Con questi nuovi prodotti i gestori possono, a discrezione, spostare il portafoglio e, ottenere redditi extra in caso di successo.
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Quello che la Banca intende fare con gli ETF attivi è, come dice il Ceo “aiutare i clienti ad affrontare tempi turbolenti. E lo facciamo concentrandoci sulla gestione attiva. L'incertezza ha generato inefficienze in molti mercati e ciò significa opportunità per buoni manager. Gli ETF attivi ora sono solo il 6% del mercato dei fondi negoziati in borsa ma, grazie al loro costo, trasparenza, efficienza e flessibilità sono una vera rivoluzione nel settore, insieme anche alla tecnologia che ci consentirà di ridurre i costi e di fornire maggiore valore aggiunto ai clienti."
E tutto questo sviluppo dovrebbe essere possibile perché, secondo molti osservatori, l’economia sta andando meglio di quanto molti economisti e manager avrebbero previsto. L’inflazione, che pare ormai sotto controllo, sarà la variabile chiave su cui ruoterà il comportamento dei mercati nei prossimi mesi. I salari reali stanno aumentando per la prima volta da molto tempo.
E questo gioca a favore dei consumi. Fra le altre buone notizie che dovrebbero favorire una nuova crescita le azioni delle banche centrali occidentali che inizieranno ad abbassare i tassi dalla prossima estate. Rimarranno più alti rispetto a prima del Covid. Ma l’economia globale sembra essere abbastanza solida per reggerli e questa è sicuramente una buona notizia.