Economia
Juve, cresciuto sotto l'ala di Marchionne:chi è Nasi, cugino preferito di Yaki
Prendono corpo le voci di un cambio alla Juve nella Galassia Exor, voluto da Elkann. Il prossimo presidente al posto di Agnelli potrebbe essere Alessandro Nasi
Credibilità e razionalizzazione. Sono le due skill che ora servono alla guida della Juventus, una delle quotate del portafoglio d’oro targato Exor per dare una svolta alla gestione Andrea Agnelli per cui la Superlega, da opportunità miliardaria, si è trasformata nel peggiore degli incubi. Credibilità, visto che le relazioni con i vertici della Uefa e della Lega Calcio sono ormai pesantemente compromesse dopo le manovre sotterranee di Agnelli e Florentino Perez. Razionalizzazione, perché i conti della Vecchia Signora bianconera viaggiano ormai da quattro esercizi di fila costantemente in rosso, scassati dall’operazione Ronaldo e dalla batosta del Covid.
Alessandro Nasi Alena Seredova (Lapresse)
Così, ecco che ieri, mentre a Torino arrivava l’ennesimo smacco con la smentita di Downing Street alle parole del presidente juventino, nel club calcistico hanno preso forza le voci che il figlio di Umberto Agnelli, che siede anche nel board di Stellantis assieme al “capo-famiglia” John Elkann, verrà sostituito a fine stagione dal cugino Alessandro Nasi: a giudicare dalla storia personale e dalla scalata alla Galassia Agnelli messa in atto dal 47enne rampollo figlio di Andrea Nasi e di Daniela Remmert, imparentato con gli Agnelli grazie al matrimonio del barone Carlo Nasi con Caterina Aniceta Agnelli, credibilità e razionalizzazione sono due skill che fanno parte del Dna del presidente di Comau. Manager molto schivo, suo malgrado protagonista delle cronache rosa per essere dal 2014 il compagno di Alena Seredova (galeotta è stata proprio una partita della Juventus dove i due si sono conosciuti), l’ex modella ceca ex moglie di Gianluigi Buffon, che a fine gennaio dello scorso anno gli ha dato la prima figlia: Vivienne Charlotte Nasi.
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Se Yaki Elkann è il rappresentante massimo della dinastia Agnelli in virtù del fatto che è l’alfiere principale del ramo che discende dall’avvocato Giovanni, Alessandro Nasi, che Elkann ha voluto a giugno dello scorso alla presidenza di Comau (robotica) per accompagnare la nuova fase della società nell’ambito della complessa operazione Stellantis, rappresenta, nell’ultima generazione della famiglia torinese, il portabandiera dell’altro ramo della dinastia piemontese, quello dei Nasi.
Questo ramo è rappresentato nell’azionariato della Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte della famiglia a monte dell'impero finanziario che con il con il 52,99% del capitale controlla Exor. Nasi siede nel board della holding e a valle Elkann, di cui si dice sia il cugino preferito anche per l’understatement più che sabaudo, lo ha voluto vice-presidente di Exor.
A livello di business, Nasi ha seguito la classica strada di molti suoi familiari. Che dopo la laurea (in economia a Torino) ha prima iniziato la carriera al di fuori della Galassia Agnelli (nel caso specifico nelle banche d'affari Merrill Lynch e JpMorgan a New York) per poi far ritorno alla casa madre. Nel 2005 è entrato in Fiat come responsabile sviluppo dell’area Estremo Oriente e nel 2008 è passato in Cnh, entrando negli anni successivi nel group executive council di questa società, ovvero il suo massimo organismo dirigenziale.
Come John Elkann è cresciuto sotto la sapiente guida dell’ex Ceo di Fca, Sergio Marchionne. Nel 2019 è entrato nel board di Cnh Industrial, dove attualmente è anche presidente della controllata Iveco Defence Vehicles, finita nelle recenti cronache per l'interesse dei cinesi di Faw per il business dei camion a marchio Iveco.
Al di fuori delle società di famiglia è anche un consigliere nella società Lego, il big danese dei giocattoli ed socio amministratore della società semplice torinese "La Pietra" che prende il nome dall'omonima rocca di Levanto dove agli inizi del Novecento Giovanni Agnelli (il nonno dell'Avvocato) fece costruire la stupenda villa, il gioiello delle Cinque Terre, rimasta poi al ramo dei Nasi.