Economia
Kering è sempre più "House of Gucci". Dividendo di 12€ per azione (+50%)
Dal marchio toscano 9,7 miliardi di ricavi (+30%) su un fatturato totale di 17,6. Il colosso del lusso chiude l'anno con 3,17 miliardi di profitti, su del 47%
"Tutti i marchi sono in crescita, cosi' come tutte le zone geografiche", ha sottolineato il cfo. Gucci ha chiuso l'anno con vendite per 9,7 miliardi, in progresso del 30,8% sul 2020 e superiori anche al 2019 quando avevano totalizzato 9,6 miliardi. Yves Saint Laurent ha registrato un fatturato record di 2,5 miliardi (+44,5% sul precedente), contro 2 miliardi dell'ante-pandemia.
Bottega Veneta ha visto i ricavi aumentare del 24,2% su base annua a 1,5 miliardi e superare anche gli 1,17 miliardi del 2019. A livello di utile operativo ricorrente, Gucci mette a segno un progresso del 42% sul 2020 a 3,7 miliardi, Ysl migliora del 78,7% a 715 milioni, superando anche i livelli del 2019 e Bottega Veneta sale del 67% a 286 milioni, meglio anche del pre-pandemia.
Nel quarto trimestre, Gucci ha registrato un'accelerazione dei ricavi del 32% su basi annue a 3 miliardi. Guardando avanti, Kering sottolinea di essere "in una posizione perfetta per beneficiare" della ripresa e si dice fiducioso nel suo "potenziale di crescita a medio e lungo termine". Gli operatori rilevano in particolare che le vendite di Gucci, soprattutto quelle del quarto trimestre, sono rassicuranti.
Per Citi il marchio ha ridotto il divario rispetto ai principali concorrenti ed è un segnale positivo. Per Bernstein, il fatturato di Gucci nel 2021 ha superato del 10% quello del 2019 e il marchio ha la migliore redditività del settore, con un margine del 38,2%.
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