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Economia
L'auto elettrica stenta ad accelerare: costi elevati e infrastrutture carenti frenano il mercato italiano

Auto elettrica, il sogno di una mobilità sostenibile entro il 2035 è ancora lontano

Nonostante tutto, l'auto personale si conferma il mezzo di trasporto predominante nel nostro paese, utilizzata dall'84% degli italiani almeno una volta alla settimana mentre il 59% dichiara di usarla sempre per gli spostamenti quotidiani per questioni di comodità. Segue la micro-mobilità, che include biciclette e monopattini, con una quota del 31%. I veicoli a due ruote, come moto e scooter,  utilizzati dal 21% degli utenti, la mobilità condivisa e il car-sharing al 5%, mentre il trasporto pubblico è scelto solo dal 3% dei cittadini.

Lo spiega  l'ultimo report di EY, il Mobility Consumer Index 2024,  uno studio annuale condotto dalla società di consulenza aziendale, su 28 Paesi, inclusa l’Italia, con circa 19 mila intervistati.  Nonostante i numeri il settore automotive è in crisi soprattutto in Europa tanto che oggi Stellantis e prima Volkswagen hanno dovuto rivedere le previsioni di vendita con forti ripercussioni sui corsi azionari dei titoli in Borsa. Ma cosa sta succedendo? Secondo il report i potenziali acquirenti sono disorientati dato che le prestazioni dei veicoli elettrici a livello di chilometri percorsi sono ancora bassi e i punti di ricarica veloci (5mila in Italia) poco diffusi. Inoltre queste vetture hanno costi più alti rispetto a quelli con motore a benzina o diesel  che anche gli incentivi non riescono  a mitigare.  Eppure secondo il report,  l'auto elettrica ma l'acquisto resta un passo difficile anche se l'Ue ha fissato al 2035 la data limite per la vendita di veicoli a combustione interna

In Europa comunque il 57% degli intervistati (aumento del 2% rispetto al 2023) acquisterebbe un veicolo elettrico o ibrido.  Numeri ben lontani da paesi come la Cina  dove il 78% si dice pronto a passare all'elettrico, seguita da Singapore  al 74%, Norvegia e Tailandia  al 73% e Vietnam  al 72%. In Italia nel 2024  c'è un calo nella propensione all'acquisto di veicoli elettrificati (Bev, Phev o Ibridi)  con il 65% degli intervistati intenzionati all'acquisto rispetto al 70% dell'anno precedente. Sebbene in diminuzione, l'interesse per i veicoli elettrificati rimane leggermente superiore alla media dei 28 Paesi esaminati (62%) collocandola al sesto posto nella classifica globale.Esaminando più da vicino le preferenze di motorizzazione, si osserva un lieve incremento nella propensione all'acquisto di veicoli solo elettrici (Bev), che passa dal 21% del 2023 al 22%, leggermente sotto la media globale del 24%. Per quanto riguarda i veicoli ibridi, la propensione all'acquisto cala dal 27% al 23%, sebbene continui a superare la media globale del 21%. 

LEGGI ANCHE: Mercato auto in Italia: agosto chiude con un calo del 13,4%

"I Risultati italiani- ha spiegato Giovanni Passalacqua automotive consulting di Ey Italia-  confermano un’inclinazione dei consumatori verso l'acquisto di veicoli elettrici o ibridi. Questa tendenza è alimentata non solo dalla crescente attenzione alla sostenibilità, ma anche dal costo in ascesa dei carburanti. Purtroppo gli elevati prezzi delle vetture, in comparazione a veicoli ad alimentazione endotermica e ibrida, limitano lo sviluppo del mercato delle auto elettriche che in Italia hanno una quota di mercato in Italia inferiore del 4% nel 2023. Mentre in altri paesi invece sono ormai un segmento stabile come in  Cina (21,7% nel 2023 e 25% da inizio 2024) e in Germania (17,5% nel 2023 e 12,6% dal 2024).  Senza sussidi però il mercato non regge. In Germania, infatti, l’improvvisa rimozione degli incentivi ha causato una riduzione delle immatricolazioni elettriche, portando la quota di mercato al 12,6% nella prima metà del 2024. In Italia le immatricolazioni sono aumentate a giugno 2024 del 116% rispetto a giugno 2023 una volta confermati e resi accessibili i fondi annunciati legati all’acquisto di vetture ad alimentazione Bev e ibrida". 






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