Economia

La Borsa ripiega nel finale, Ftse Mib +0,21%

In controtendenza rispetto al comparto bancario, Unicredit (+1,82%)

Chiusura in leggero rialzo per Piazza Affari, in una giornata abbastanza positiva per le Borse del Vecchio Continente. Gli indici europei hanno terminato comunque con il freno tirato l'ultima seduta di una settimana brillante, segnata da nuovi record per Wall Street e per il Nikkei a Tokyo. A Milano il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,21%, a Francoforte il Dax30 lo 0,58% e a Parigi il Cac40 lo 0,65%. Procede sotto la parita' il Dow Jones a New York, nel giorno in cui sono stati pubblicati i dati sul mercato del lavoro a stelle e strisce: a dicembre sono stati persi piu' posti di lavoro del previsto, portando il totale dell'anno a 9,37 milioni, dato peggiore dal 1939. In generale, l'attenzione degli investitori in questi giorni si e' concentrata sulla politica di Oltreoceano: se i mercati non sono stati scalfiti dalle proteste di Washington Dc e dall'assalto al Campidoglio, hanno avuto una reazione positiva alla vittoria in Georgia dei democratici.

Con la maggioranza nei due rami del Congresso Usa, c'e' attesa per la possibilita' che il presidente eletto Joe Biden possa varare un grande piano infrastrutturale, dando fiato a una economia duramente colpita dal Covid-19. Mentre, non si teme per ora un aumento delle imposte, per due motivi: la fragilita' dell'economia e l'equilibrio in Senato, dove solo il voto della futura vicepresidente Kamala Harris dara' la maggioranza ai democratici, costringendo quindi il partito a scegliere politiche moderate che possano essere approvate anche da alcuni repubblicani. Intanto, Donald Trump ha preso atto del cambio della guardia alla Casa Bianca ma non partecipera' all'insediamento del suo successore. In questo contesto, sia negli Usa sia in Europa, proseguono i piani vaccinali e resta alta l'attenzione per i numeri della pandemia.

A Piazza Affari, hanno terminato in testa al Ftse Mib Amplifon (+3,55%) e Recordati (+2,08%), in una seduta nel complesso positiva per il comparto farmaceutico europeo. Gli acquisti hanno premiato anche St (+1,91%), che pero' ha chiuso sotto i massimi intraday, dopo aver pubblicato ricavi preliminari del 2020 sopra le attese, in una quadro positivo per il settore tecnologico grazie ai risultati preliminari del colosso sudcoreano Samsung. Ha chiuso in rialzo, in controtendenza rispetto al comparto bancario, Unicredit (+1,82%) che, secondo indiscrezioni stampa, potrebbe cedere ad Amco crediti deteriorati per 20 miliardi di euro. Si tratta di una mossa che potrebbe favorire l'operazione di aggregazione con Mps (+0,89%). Sul fronte dei cambi, l'euro vale 1,2245 dollari (1,2216 in avvio e 1,2272 ieri in chiusura) e 127,242 yen (127,15 e 127,35), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 103,891 (104,07 in avvio). Infine, e' in rialzo il prezzo del greggio: il contratto consegna Febbraio sul Wti sale dell'1,75% a 51,72 dollari al barile e quello scadenza Marzo sul Brent del Mare del Nord del 2,06% a 55,5 dollari al barile.