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La corsa alla Champions, per l'Atalanta "far fuori" la Roma vale oltre 5 mln

di Redazione Economia

Nel dettaglio, se l'Atalanta si classifica terza o quarta, non libererà un posto extra, facendo andare in Champions solo le prime 5. Ma se rimane al 5o posto...

Champions League, all'Atalanta conviene "far fuori" la Roma

Per l’Atalanta, eliminare la Roma dalla Champions vale fra i 5 e i 6 milioni di euro. In seguito alla vittoria di Gian Piero Gasperini in Europa League contro i tedeschi del Bayern Leverkusen, la qualificazione diretta dell'Atalanta alla Champions League ha messo in gioco un posto extra per l'Italia, a condizione che la Dea mantenga un piazzamento tra le prime cinque della Serie A.

Nel dettaglio, se l'Atalanta si classifica terza o quarta, non libererà un posto extra, e le prime cinque squadre della Serie A saranno qualificate per la Champions League, grazie allo slot aggiuntivo guadagnato dall'Italia tramite il ranking UEFA stagionale. Tuttavia, se l'Atalanta rimarrà al quinto posto, garantirà automaticamente la sesta posizione alla Roma in quanto le spetta di diritto la qualificazione al torneo dopo la vittoria dell’Europa League.

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Ovviamente, oltre all’aspetto calcistico, anche i soldi in ballo fanno la loro parte. L'Atalanta ha infatti ancora la possibilità di raggiungere il terzo o il quarto posto in classifica, il che comporterebbe vantaggi finanziari non da poco. I ricavi televisivi della Serie A vengono assegnati in base alla posizione finale in classifica, con un aumento approssimativo di circa 2 milioni di euro per ogni posizione avanzata.

Come riporta Repubblica, entrando nei dettagli, parlando di denaro, una percentuale dei ricavi televisivi della Serie A (il totale è di 1 miliardo e 18 milioni di euro) viene assegnata in base al piazzamento dell’ultima stagione. L’anno scorso questa percentuale era del 15% (152 milioni da assegnare): il 12% in base alla classifica finale e il 3% in base ai punti conquistati. Con quella ripartizione, l’Atalanta quinta ha incassato 11,6 milioni. Il Milan, quarto, 13,4 milioni. L’Inter, terza, 15,6 milioni.

Quest’anno si chiude il ciclo triennale dei diritti tv e il monte complessivo è identico. Ma la ripartizione cambia leggermente, per effetto del decreto Abodi che ha modificato la legge Melandri e destinato una percentuale dei ricavi alla valorizzazione dei giovani: in realtà il cambiamento era stato deciso cinque anni fa ma mancava sempre un decreto di attuazione, arrivato tre mesi fra. Ora che è stato firmato, l’1,1% di quel miliardo (circa 11 milioni) verrà assegnato in base all’impiego di giovani (da under 18 a under 21).

Adesso il risultato del campionato vale leggermente meno: il 14%. L’11,2% in base al piazzamento in classifica, il 2,8% in base ai punti conquistati. Fra arrivare quinti e arrivare quarti la differenza stimata è di circa 1,8-1,9 milioni. Fra arrivare quinti o terzi è di circa 3,8 milioni. Ogni punto in più in classifica, quindi, vale circa 28 mila euro. Oltre al fatto che il risultato di questo campionato peserà poi sul ranking storico nella ripartizione futura dei diritti.

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L'eventuale qualificazione della Roma avrebbe anche un impatto sulla distribuzione dei premi della Champions League, con la possibilità che l'Atalanta veda una riduzione dei suoi guadagni se la Roma si qualifica. Tuttavia, anche se la Roma fosse in prima fascia, mentre l'Atalanta è in seconda, le prospettive della squadra di Gasperini non cambierebbero drasticamente poiché, a partire dal prossimo anno, ogni squadra affronterà due avversari da ognuna delle quattro fasce.

Tutto verte, dunque, sui risultati nelle ultime due giornate di campionato: Atalanta-Torino domenica 26 maggio e Atalanta-Fiorentina nel recupero del 2 giugno.