Economia

La Fed taglia i tassi, Trump all'attacco: "Fa politica". Gli analisti: mossa tardiva, bisognava iniziare a maggio

di Redazione Economia

Il presidente Powell: "È un segno di fiducia". Possibili ulteriori riduzioni a breve

Fed, taglio più consistente del previsto: cosa c'è dietro la decisione di Powell

La Federal reserve ha tagliato i tassi, ma non di 25 punti base come ipotizzato, ma addirittura di 50, prima volta dopo quattro anni. "È un segno della nostra fiducia", ha spiegato in conferenza stampa il presidente Jerome Powell, il quale ha aggiunto che non è una dichiarazione di vittoria sull'alta inflazione. Immediata la reazione di Donald Trump, il candidato repubblicano alle presidenziali Usa di novembre: "La Fed fa politica". La decisione - riporta Il Sole 24 Ore - è stata presa a maggioranza: Michelle W. Bowman avrebbe preferito un taglio di soli 25 punti base. La Fed ha di conseguenza rivisto al ribasso tutte le previsioni per i tassi futuri: per fine anno la mediana delle indicazioni dei singoli governatori punta al 4,25-4,50%, corrispondente a ulteriori riduzioni per 50 punti base. Un altro punto potrà essere tagliato l’anno prossimo.

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Alla base della decisione c’è una diversa valutazione delle condizioni dell’economia Usa. La Fed ha preso atto del rallentamento nella creazione di nuovi posti di lavoro, emerge dal comunicato, mentre l’inflazione "ha compiuto ulteriori progressi", anche se resta elevata. "Sono assolutamente convinto - dice Paul Donovan, il capoeconomista di Ubs Gwm a Il Sole - che la Federal Reserve sia in ritardo a tagliare i tassi. Dovevano iniziare a maggio. Ma per fortuna questo ritardo non causerà gravi danni: nessuna azienda ben gestita fallirà se il costo del denaro resta 50 punti base più alto per tre mesi di troppo. A mio avviso il presidente della Fed, Jerome Powell, non sta facendo un buon lavoro - commenta -. Dire che la Fed dipende dai dati per prendere le sue decisioni, proprio nel momento in cui i dati macroeconomici si stanno dimostrando poco affidabili e soggetti a forti revisioni, non è saggio".