Economia
Lagarde esclude rialzo dei tassi al '23. Inflazione, in arrivo nuove fiammate
L'intervento della presidente della Banca centrale europea, in audizione alla commissione Affari economico e monetari al Parlamento Ue
Bce, Lagarde: "Aumento dell'inflazione oltre le attese"
Inflazione oltre le attese, crescita economica in rialzo per la zona Euro, un futuro rialzo dei tassi al 2023 "assolutamente" escluso: la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in un'audizione alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, fa il punto sui temi economici caldi per l'Europa.
Tra i principali temi quello dell'inflazione: l'inflazione dell'area euro potrebbe superare le previsioni della Banca centrale europea. Anche se, per ora, i segnali di questo rischio sono "limitati". "L'inflazione nell'area dell'euro è salita al 3% ad agosto e prevediamo che aumenterà ulteriormente questo autunno. Tuttavia, continuiamo a considerare questo aumento come in gran parte temporanea", ha detto la presidente della Banca centrale europea Lagarde.
A pesare sull'aumento diversi fattori, tra i quali "il forte aumento dei prezzi del petrolio dalla metà dello scorso anno, l'inversione della riduzione temporanea dell'Iva in Germania e le pressioni sui costi derivanti dalla temporanea carenza di materiali e attrezzature", ha spiegato Lagarde. "L'impatto di questi fattori dovrebbe dissiparsi nel corso del prossimo anno. Sebbene le pressioni sui prezzi sottostanti siano aumentate durante l'estate, ciò è coerente con l'apertura dell'economia, che rimane a una certa distanza dal funzionamento a pieno regime. Di conseguenza, le proiezioni dello staff della Bce di settembre prevedono un'inflazione annua al 2,2 per cento nel 2021, per poi moderarsi all'1,7 per cento nel 2022 e all'1,5 per cento nel 2023", ha aggiunto la presidnete della Banca centrale europea.
Bce, Lagarde: "Rimbalzo Pil dell'Eurozona del 2,2%"
Mentre, sul fronte della ripresa economica, Lagarde ha spiegato: "È evidente che la ripresa economica nell’eurozona è sempre più avanzata” dal momento che “l'economia dell’eurozona è rimbalzata del 2,2 per cento nel secondo trimestre dell'anno, più di quanto previsto” e “ciò è in parte dovuto al successo delle campagne di vaccinazione in tutta Europa, che hanno indotto l'allentamento delle restrizioni”.
“Prevediamo una forte crescita continua nella seconda metà del 2021”, che consentirà “alla produzione dell’eurozona di superare il livello pre-pandemia entro la fine dell’anno”, ha aggiunto la presidente della Bce. “Questa prospettiva positiva a breve termine si riflette nelle proiezioni dello staff della Bce di settembre, che prevedono una crescita annua del Pil reale del 5,0 per cento nel 2021, del 4,6 per cento nel 2022 e del 2,1 per cento nel 2023”, ha sottolineato Lagarde. “Le prospettive di crescita continuano a essere incerte e fortemente dipendenti sull'evoluzione della pandemia, ma i rischi per la crescita sono sostanzialmente equilibrati”, ha rassicurato la numero uno dell’Eurotower.
"Il programma Pepp" di acquisto di titoli durante l’emergenza pandemica “è stato inequivocabilmente efficace” sia a “mantenere le condizioni finanziarie favorevoli agli attori economici per partecipare alla ripresa” che “sulle previsioni di inflazione”. "Lo staff della Bce ha cercato di quantificare l’aumento di crescita e l’inflazione è aumentata dello stesso tanto che relativamente avrebbe raggiunto senza il Pepp”.
Infine, la presidente della Bce Lagarde ha escluso "assolutamente" un rialzo dei tassi al 2023, ricordando come per un ritocco dei tassi dei tassi è necessario il rispetto delle condizioni definite nella recente revisione della strategia. “Intendiamo valutare periodicamente l'adeguatezza della nostra strategia di politica monetaria, con la prossima valutazione prevista nel 2025. Resto pienamente convinta della necessità di mantenere un atteggiamento ‘open mind’ per garantire che la Bce continui a svolgere il suo mandato in circostanze in rapida evoluzione”, ha concluso la presidente della Bce Lagarde.