Economia

Lavoro femminile, le aziende “dominate” dalle donne sono più profittevoli

di Daniele Rosa

L’ultimo studio di BlackRock sfata luoghi comuni e cambia le prospettive

Lavoro, l'equilibrio in azienda tra donne e uomini fa bene al business

“L’equilibrio nella forza lavoro fa bene alle imprese, diventano più redditizie” e non lo dicono i sindacati ma il più grande gestore di fondi al mondo, un vero “potere forte”, BlackRock. “Improving Financial Performance by Investing in Women” è di fatto il più grande studio realizzato per analizzare il fenomeno. Ben 1250 grandi imprese hanno partecipato. La sintesi è chiara e senza dubbi “Quando la forza lavoro è più equilibrata e diversificata maggiore è il rendimento delle attività”.

Insomma la parità di genere nel lavoro quotidiano dell’impresa sembra davvero essere un aspetto vincente sia dal punto del business sia dal punto di vista etico-sociale. Nell’analisi si vede che le società aperte ad una forza lavoro più paritaria, dal punto di vista del genere, hanno fatto risultati più alti di fino a 1,6 punti percentuali nel rendimento (RoA) calcolato annualmente nell’arco di un decennio tra il 2013 e il 2022. I migliori risultati, secondo l’indagine, si riscontrano quando la parità di genere è rispetta dall’azienda e la situazione è in equilibrio.

Lavoro, le aziende con poche donne "performano" meno

Ma approfondendo si vede che le aziende che hanno meno donne in organico ( una media del 16%) o quelle in eccesso femminile (60% di media) hanno delle performances inferiori a quelle che invece hanno un organico ben mixato. Un altro risultato abbastanza sorprendente è che le aziende “dominate“ dalle donne sono più redditizie di quelle governate da un universo maschile. I profitti più elevati si riscontrano in Europa (2,1%), in Nord America (1,5%) e nell’area del Far East.

Ma lo studio evidenzia anche un’altra criticità che tocca il pubblico femminile. All’inizio, nei primi livelli lavorativi, è più facile incontrare parità tra lavoratori, ma, mano a mano che si sale, i livelli apicali sono ancora ad appannaggio degli uomini. Secondo lo studio di Black Rock  solo il 18% delle posizioni dirigenziali nel 2021 erano occupate da donne e solo il 6% delle posizioni di Ceo nel 2022. Ulteriore problema è che questa lacuna si riscontra in tutti i settori.

Lavoro, ancora poche donne nelle posizioni apicali

“Le donne tendono anche ad essere fortemente rappresentate nei ruoli di livello inferiore e meno specializzati, ad esempio nel lavoro amministrativo - rileva BlackRock - ma le aziende con buona partecipazione di donne nel middle management hanno “performances migliori” rispetto a quelle con una rappresentanza più sbilanciata. Abbiamo inoltre identificato una relazione negativa tra questa misura di disallineamento nella rappresentanza delle donne a diversi livelli e il futuro rendimento delle attività”. Nell’indagine si rileva che negli ultimi dieci anni le aziende con donne come Ceo hanno quasi costantemente sovraperformato (in media di un punto percentuale) rispetto a quelle aziende guidate da uomini. 

Dove eccellono le donne? Secondo lo studio BlackRock, raggiungono alti livelli di rappresentanza in settori come la sanità (52%) o la finanza (49%), mentre sono molto meno nelle attività tecnologiche, industriali e edilizie. Neanche a dirle dove le donne sono tenute meno in considerazione sul lavoro il Nord Africa, il Medio Oriente e l’India mentre nella maggioranza degli altri paesi si è raggiunto almeno il 40% di occupazione femminile. La strada verso una vera parità di genere sul lavoro è ancora lunga ma, soprattutto nei paesi sviluppati, la direzione intrapresa è quella giusta e i risultati si cominciano a vedere.