Economia

Lavoro, il Covid brucia 440 mila posti di lavoro in un anno

A dicembre 2020 tornano a calare gli occupati e si registra un incremento dei disoccupati e degli inattivi. La diminuzione dell'occupazione e' di -101.000 unita' solo nel mese di dicembre (-0,4% rispetto a novembre), coinvolge le donne, i lavoratori sia dipendenti sia autonomi e caratterizza tutte le classi d'eta', con l'unica eccezione degli ultracinquantenni che mostrano una crescita; sostanzialmente stabile la componente maschile. Nel complesso il tasso di occupazione scende al 58% (-0,2 punti percentuali). Lo rileva l'Istat aggiungendo che le ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione registrate tra marzo e giugno 2020, unite a quella di dicembre, hanno portato l'occupazione a un livello piu' basso di quello registrato a dicembre 2019 (-1,9%, pari a -444.000 unita').

La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (235.000) e autonomi (209.000) e tutte le classi d'eta', ad eccezione degli over50, in aumento di 197.000 unita', soprattutto per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,9 punti percentuali. I livelli di occupazione e disoccupazione sono inferiori a quelli di febbraio 2020 - rispettivamente di oltre 420.000 e di quasi 150.000 unita' - e l'inattivita' risulta superiore di oltre 400.000 unita'. Rispetto a febbraio 2020, il tasso di occupazione e' piu' basso di 0,9 punti percentuali e quello di disoccupazione di 0,4 punti. Inversione di tendenza per la disoccupazione a dicembre che, dopo quattro mesi di progressivo calo, torna a crescere portando il tasso al 9% (+0,2 punti) e tra i giovani al 29,7%. Il numero di persone in cerca di lavoro torna a crescere (+1,5%, pari a +34.000 unita') in modo generalizzato e solo per 15-24enni si osserva una diminuzione.

A dicembre, il numero di inattivi cresce (+0,3%, pari a +42.000 unita') tra donne, 15-24enni e 35 49enni, mentre diminuisce tra gli uomini e le restanti classi di eta'. Il tasso di inattivita' sale al 36,1%. Nel trimestre calano le persone in cerca di occupazione (-5,6%, pari a -137.000) e aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,1%, pari a +17.000 unita'). Nell'arco dei dodici mesi, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-8,9%, pari a -222.000 unita'), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +482.000). Per l'Unione Nazionale Consumatori, i dati Istat evidenziano "una carneficina. Nonostante il blocco dei licenziamenti, uno tsunami si e' abbattuto sui lavoratori italiani".

Se il Governo dovesse avere la malaugurata idea di non prolungare la cassa Covid e di togliere il blocco legislativo ai licenziamenti "sarebbe una tragedia", avverte il presidente Massimiliano Dona chiedendo la proroga delle due misure "fino a che non sara' finita l'emergenza sanitaria. Gli occupati sono precipitati da 23,265 mln di febbraio a 22,839 mln di dicembre, con un crollo di 425.000 unita', i dipendenti a termine sono crollati di 336.000 unita', mentre gli indipendenti di 206.000", conclude Dona.