Economia

Legalità e merito, Luiss premia gli studenti

Sul podio anche ragazzi del carcere Nisida

Luiss premia gli studenti: dalla cittadinanza attiva all’immigrazione, dal contrasto alla corruzione alla lotta alle mafie: una riflessione sulle tante ‘sfumature’ della legalità.

Questo il compito dei 500 studenti che hanno partecipato al progetto “Legalità e merito”, ideato dalla professoressa Paola Severino e promosso dalla Luiss in collaborazione con il Mius, il Ministero della Giustizia, e frutto di un protocollo d’intesa con il Cdm, L’Anac e la Dna.

A partecipare alla cerimonia conclusiva di questa iniziativa giunta alla seconda edizione il Premier Giuseppe Conte, il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, Emma Marcegaglia, presidente Luiss, Raffaele Cantone, presidente Anac.

“L'illegalità ha un costo etico-sociale e senz'altro economico, vuol dire far venir meno la certezza, minare il funzionamento dei mercati e le imprese migliori - ha spiegato Marcegaglia -. Il progetto aumenta il capitale sociale, è un dialogo tra giovani e giovanissimi e rappresenta uno strumento per alimentare il valore delle regole. Quest'anno per la prima volta ha coinvolto anche i ragazzi reclusi a Nisida e Casal del marmo, ragazzi che hanno commesso gli errori ma che vogliamo aiutare in un cammino rieducativo”

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“Non possiamo più limitare il concetto di legalità a quello di legalismo o addirittura di ‘legoralità’ - ha sottolineato il premier Conte - Legalità è cultura delle regole giuridiche, non solo della forma ma anche della sostanza. È innanzitutto il principio del rispetto dell'altro, della dignità, il principio di eguaglianza collegata alla dimensione della responsabilità.”

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L’obiettivo è promuovere e diffondere la cultura della legalità tra gli studenti delle scuole superiori, soprattuto negli istituti scolastici collocati in contesti di maggiore disagio sociale. Il progetto ha coinvolto 80 studenti della Luiss, 20 ricercatori, gli studenti di 20 Istituti superiori e i due istituti penali minorili di Nidisa (Napoli) e Casal del Marmo (Roma).  

“Un’iniziativa importante - spiega Cantone- perché la cosa fondamentale è aver mandato i ragazzi a parlare con i ragazzi. Inoltre io credo che in una democrazia non si possa fare a meno delle regole, perché stabiliscono diritti e doveri. Una società senza regole è una società da Far West.”

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Sul podio l'istituto superiore Caboto di Chiavari, che ha ideato la ‘Scala legale’, un gioco da tavolo dove si acquistano punti col rispetto delle regole, il liceo classico Garibaldi di Palermo, con un cortometraggio in memoria delle vittime di mafia e l'istituto penale minorile di Nisida con una riflessione sul ruolo delle istituzioni da parte dei giovani detenuti. In premio fondi per l'acquisto di materiale didattico e 21 borse di studio per le Summer School della Luiss.