Economia
Legge di Stabilità, ecco la 'contro-Finanziaria' della Lega
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Il governo Renzi ha presentato la Legge di Stabilità da 27-30 miliardi di euro. Ma come sarebbe stata la manovra se al governo ci fosse la Lega Nord? E le coperture? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico del Carroccio. Ecco la 'contro-Finanziaria' di Salvini.
"Primo punto. Flat tax (tassazione unica) al 15% per tutti con detrazione per nuclei familiari, elemento che disinnesca la mina dell'anti-costituzionalità perché in questo modo si rispetta il principio della progressività della tassazione scritto nella Costituzione. Poi prevediamo l'annulamento di ogni tassa che non è dipendente dal reddito, ad esempio la tassa sulla prima casa, ma anche l'Irap. Il concetto è: c'è tassazione solo se c'è un reddito che copre l'imposta".
"Via dall'euro è il pre-requisito che rende tutto sostenibile. Bisogna rendere i prodotti italiani competitivi altrimenti la gente acquista quelli esteri e i maggiori soldi in circolo se ne vanno".
"Sulle pensioni si deve puntare al contributivo. Per chi percepisce vitazilizi, e quindi c'è una differenza clamorosa tra i contributi versati e quanto ricevuto, bisogna intervenire prelevando di più. La direzione da intraprendere è quella dell'equità, tanto hai dato e tanto ricevi. E non vanno certo in questa direzione le proposte di dare la reversibilità alle coppie di omosessuali. Nel caso delle pensioni di reversibilità parliamo di fatto di un regalo dello Stato, giusto, ma congeniato per tutelare la procreazione".
LE COPERTURE
"E' ovvio che faremmo deficit. D'altronde se devi rimettere soldi in circolo per rilanciare l'economia non puoi certo toglierli da una tasca e metterli nell'altra, se non in misura marginale. Il deficit finale si misurerà da quanto crescerà il Pil; se lo Stato aumenta le spese pubbliche per far crescere il Pil ci si attende poi un aumento del gettito e quindi delle entrate dello Stato, che potrebbero anche portare a una diminuzione del deficit. Insomma, non pensiamo a coperture ragionieristiche come sta facendo ora il governo Renzi".
"Finché siamo in recessione la spesa non si può tagliare ma riqualificare. Applicazione totale dei costi standard per spendere in modo più produttivo e per individuare dove ci sono spese clientelari. Con un'applicazione reale e completa dei costi standard prevediamo un risparmio per lo Stato di 20-30 miliardi di euro. Il discorso di base è: anche se Renzi sta facendo quello che noi diciamo da tempo, mettendo in circolo soldi aumentando quindi il deficit, finirà che scenderà il surplus della bilancia commerciale o addirittura andremo in deficit commerciale. Se non si risolve il problema a monte (cioè l'euro) il risultato è che la maggior parte dei soldi in circolo finirà per acquisti di merce estera, penalizzando così la nostra bilancia commerciale".
"Sul gioco d'azzardo le tasse sono già discretamente alte. Io preferire che la gente lavori anziché spendere soldi con le slot machine e altro, ma se lo Stato aumenta la pressione fiscale il risultato potrebbe essere quello di una diminuzione del gioco e quindi del gettito".
"Spese militari. Io - conclude Borghi - le aumenterei... visti i chiari di luna nel mondo. Non sono un esperto militare, ma personalmente sono favorevole a una politica di difesa dei confini nazionali e non sarei affatto 'allegro' nel tagliare le spese militari, altrimenti la nostra difesa finisce in mano ad altri".