Economia
Legge di Stabilità, Regioni e governo Renzi verso l'intesa
"Venerdì avremo un Consiglio dei ministri che varerà il decreto che risolverà un problema di natura contabile" delle Regioni. Così il sottosegretario Claudio De Vincenti conferma che venerdì in Cdm ci sarà il decreto legge "Salva-Regioni" |
"Valutazione positiva", così il presidente della delegazione di governatori delle Regioni Sergio Chiamparino ha commentato l'incontro col Governo sulla legge di stabilità. Al centro del confronto i tagli previsti dalla manovra e in particolare la sforbiciata alla sanità. Al tavolo erano presenti anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia.
"La valutazione di questo incontro è positiva, per la tempestività e perché è stata stabilita un'intesa di percorso e di merito che ci può portare a condividere la legge di Stabilità". Rimangono "due i problemi": i 4,2 miliardi di tagli che derivano dal pregresso ("due miliardi incidono per il minor aumento del fondo sanitario, il resto insiste sugli altri comparti"), mentre "il secondo tema è la sanità: c'è un aumento di un miliardo. I conti dicono che il costo complessivo da coprire è di 2 miliardi tra contratti, farmaci innovativi, Lea (livelli essenziali di assistenza)".
"Nella legge di Stabilità abbiamo stanziato 1,3 miliardi per compensare un taglio consolidato nelle manovre degli anni passati su funzioni non sanitarie" ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. "Risorse che vanno gestite bene per fare i servizi ai cittadini a partire da quelli sanitari". Insoddisfatto il governatore della Lombardia Roberto Maroni: "Aria fritta, le solite promesse ripetute. Abbiamo chiesto di aumentare il fondo che è stato ridotto, ci hanno detto di no. Abbiamo chiesto di attuare i costi standard, ci hanno detto che si farà un tavolo che forse nel 2016 porterà a qualche risultato. Quindi per parte mia per parte nostra assoluta insoddisfazione". Critiche anche da Giovanni Toti e Luca Zaia che rispondono alla battuta di Renzi: "Con le Regioni ci divertiamo". "Grandi risate non ce ne siamo fatte", dice Toti. "Non ci siamo assolutamente divertiti anche perché parliamo della salute dei cittadini", afferma Zaia.