Economia

Luiss, il ragionier Bonomi non molla. Senza laurea punta alla vicepresidenza

di Redazione Economia

Il capo di Confindustria non molla nonostante lo scandalo. La lettera degli studenti: "Come un team manager di F1 senza patente. Basterebbe usare il buon senso"

Luiss, scatta il piano B del ragioniere-presidente Bonomi. Ma gli studenti...

Carlo Bonomi cerca un nuovo incarico dopo Confindustria (mandato da presidente in scadenza), ma lo scandalo scoppiato dopo la scoperta della laurea non conseguita rende le cose più complicate. La telenovela della presidenza alla Luiss, cioè a capo di una università, si arricchisce di nuove puntate. Compreso il colpo di scena, possibile, di una nomina a vicepresidente esecutivo se il piano A dovesse saltare. Il 7 ottobre, infatti, - si legge su Il Fatto Quotidiano - si terrà l'assemblea dell’associazione ALuiss, l’Ente promotore dell'Università Luiss Guido Carli che ne detiene il controllo. Questa assemblea è stata deliberata dal presidente Vincenzo Boccia che sembrava non volesse Bonomi, ma che ora vorrebbe non essere additato come parte in causa.

L’assemblea è decisiva perché del consiglio di amministrazione dell’università confindustriale fanno parte di diritto il presidente e il vicepresidente dell’associazione ALuiss e il Cda elegge il proprio presidente e il vicepresidente esecutivo "su designazione dell’ALuiss". Ma chi controlla l’ALuiss? Al 60% la Confindustria, che in assemblea sarà rappresentata da...Bonomi. Il quale - prosegue Il Fatto - potrebbe quindi nominarsi da solo nonostante la legge, voluta dall’attuale ministro Anna Maria Bernini, precluda a chi non possieda una laurea di presiedere i Consigli di amministrazione delle università italiane.

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In ogni caso il presidente-ragioniere ha un piano B che probabilmente scatterà il 7 ottobre. Preclusa la strada della presidenza – in queste ore tutti i passati presidenti di Confindustria gli hanno chiesto di non proseguire su questa strada – la via di fuga potrebbe essere la vicepresidenza esecutiva. Un ruolo operativo e di gestione che in molti ritengono più simile a quello di un amministratore delegato. A conferma del grande rumore che la vicenda sta provocando, circola una lettera aperta degli studenti Luiss, rivolta al consiglio di amministrazione dell'università, ma anche alla ministra, in cui si sostiene che basterebbe il "buon senso" a interpretare la norma di legge perché è difficile trovare "un team manager della Formula 1 senza patente".