Manovra, Tria: "Non si cambia. Chi ci attacca è in campagna elettorale"
Mercoledì l'ultimo no della Commissione alla legge di Bilancio italiana sancirà l'avvio della macchina per la procedura d'infrazione
"Il programma del governo non cambia, ma c'e' tutta l'intenzione di portare avanti la discussione" con la Commissione europea sulla Manovra. Lo dice il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, al termine dell'Eurogruppo. Riguardo alla eventualita' di un'apertura della procedura per deficit eccessivo da parte di Bruxelles, Tria ha ricordato che il governo ha "inviato a Bruxelles la sua risposta che contiene dei cambiamenti, aspettiamo la replica della Commissione e andiamo avanti per tappe".
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Alla domanda se il governo si aspetti l'apertura di una procedura per deficit eccessivo gia' mercoledi' prossimo, Tria ha risposto che "l'Italia ha rimandato la risposta alla richiesta di risottomettere un nuovo bilancio programmatico con alcuni cambiamenti, ora aspettiamo di vedere quale sara' la risposta, il tono della risposta e quello che si richiede". "Continueremo ad andare avanti, ci sono varie tappe, vari step. Andremo avanti. Per ora vediamo cosa rispondono e poi noi risponderemo alle osservazioni che verranno fatte".
"E' chiaro che non sta tutto ben funzionando" con la Commissione europea, "ma bisogna interrompere questa corsa a uno scontro che non ha ragione di esistere", ha aggiunto poi Tria, al termine della riunione dell'Eurogruppo.
"Credo che uno sforzo debba esser fatto per riportare la discussione sulla reale portata del tema - ha spiegato l'economista della Sapienza - si sta discutendo di uno 0,4% non dico che sia surreale, ma il tono della discusssione deve tenere in considerazione questo". "Stiamo discutendo di un deficit al 2,4% e' uno dei piu' bassi della storia della finanza pubblica italiana - ha aggiunto Tria - inoltre noi da 20 abbiamo un surplus primario: dire che l'Italia e' il paese della finanza allegra e' un falso storico. Non siamo i piu' bravi ma non siamo nemmeno i peggiori", ha aggiunto.
Infine, il ministro dell'Economia italiano ha concluso il suo intervento spiegando di "non vedere pregiudizi anti-italiani ma sulle politiche economiche vedo posizioni di altri Paesi molto rigide", pero' "bisogna considerare che e' un periodo elettorale per tutti i Paesi e molti di loro hanno difficolta' politiche interne molto forti mentre in fondo il Governo italiano ha un largo consenso".
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