Economia
Marco Tronchetti Provera, altro che crepuscolo: pronta l'ennesima rinascita
Non è ancora il momento di recitare il De Profundis, l'attivazione del Golden Power significherà una nuova stagione al timone di Pirelli (e non solo)
La scalata inizia a farsi rapidissima. Ma prima, una donna, l’altro tema forte della vita di Mtp che ha sempre avuto partner “di peso”. La prima moglie si chiama Letizia Rittatore Vonwiller ed è una giornalista. Si separano nel 1978 senza figli. La successiva ha un nome ben più ingombrante: si chiama Cecilia Pirelli, è la figlia di Leopoldo che – come si può facilmente immaginare – è a capo dell’omonimo gruppo. La cassaforte che regge tutto si chiama Camfin, ed è – è proprio il caso di dirlo – una questione di famiglia.
La Camfin, acronimo di Consorzio Approvvigionamenti Metallurgici e Meccanici Finanziaria, ha un illustre predecessore: la Combustibili e Ghise S.p.A. che ha visto come presidente dal 1965 al 1987 proprio Silvio Tronchetti Provera. Non solo: Camfin è anche aderente al patto sindacale di Pirelli. Così, quando nel 1986 il giovane Marco vende la sua SogeMar, entra nel capitale di Camfin delistandola e mettendo definitivamente un piede dentro la Pirelli.
La storia di Tronchetti Provera procede a spron battuto. Succede al suocero Leopoldo, nel 1992, dopo che questi ha tentato – schiantandosi – di conquistare il competitor Continental. Nel frattempo anche l’amore con Cecilia Pirelli finisce e il nuovo Millennio si apre con il matrimonio, nel 2001, con Afef Jnifen, modella tunisina cui rimarrà legato fino al 2017. Nel frattempo Tronchetti Provera diventa sempre più centrale nella vita economica del Paese.