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Economia
Massimo D'Alema: non solo Colombia e Cina. Baffetto fa affari anche in Brasile
Massimo D'Alema

Massimo D'Alema, spunta anche la consulenza per un gruppo brasiliano

Massimo D'Alema fa affari in tutto il mondo, dopo le note vicende legate alla Colombia e al tentativo di fare mediatore per l'acquisto di armi per cui c'è un'indagine in corso e i legami con la Cina specie nell'era Covid, ora spunta anche che l'ex premier è consulente di una società brasiliana, lavora per il gruppo Almaviva. D'Alema conferma di avere questo incarico ma su altri dettagli invece relativi alla sua attività nel paese sudamericano decide di svelare molto poco. "Per Almaviva - dice l'ex leader dei Ds a Il Domani - non c'è alcuna relazione istituzionale, si tratta di rapporti con le imprese private. Ma se un imprenditore mi chiede di essere presentato a un ministro, beh, questo fa parte del lavoro di accompagnamento".

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D'Alema è criptico anche sul suo compenso: "Ho un contratto - prosegue l'ex Ds a Il Domani - che prevede di accompagnare queste società italiane che operano in Brasile: il compenso è legato ai contratti fatti, alle success fee". Nessuna cifra fissa dunque, tutto a provvigione. "Una stima sul fatturato di quest'anno? Una valutazione realistica è di circa 30mila €". Poi D'Alema precisa: "Sono 11 anni che non sono parlamentare, ho una società in Italia, pago le tasse, presento i bilanci, quando li pubblicheremo si sapranno le informazioni sulle mie attività brasiliane". L'ultimo bilancio della sua DL&M Advisors dice che le cose vanno benissimo: fatturato di 2,9mln, liquidità per 1,3 mln e patrimonio netto di 2,5mln. I debiti ammontano a 660mila € ma sono quasi tutti non bancari.






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