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Economia
Mediaset, Mfe all'attacco dei tedeschi: pronta a salire al 30% di Prosiebensat

Prosiebensat, la ex Mediaset lancia la sfida: ipotesi di una lista per il board 

Si rinnova la tensione fra azionisti e management in vista del rinnovo del consiglio di sorveglianza, previsto per la prossima primavera, del gruppo tedesco Prosiebensat, partecipato da Mediaforeurope, ex Mediaset,  al 25%. E mentre le azioni di tipo A cedono il 7,1% portandosi a un euro, quelle B arretrano del 2,47% a 1,24 euro, il titolo di Mfe cala a Piazza Affari. 

Le mosse di Mfe nel gruppo media tedesco sono state rivelate ieri dalle comunicazioni della Consob tedesca, la Bafin. Il gruppo di Cologno Monzese ha anche annunciato che non è esclusa la possibilita' di ulteriori incrementi nel capitale di Prosiebensat, almeno fino alla soglia dell'opa, che scatterebbe al superamento del 29,9%. 

Come riferisce Il Sole 24 Ore, a far salire la tensione, probabilmente, e' stato anche l'allungamento del contratto al numero uno dell'azienda tedesca, Rainer Beaujean, sul quale Mediaset non ha mai mostrato particolare entusiasmo, e l'indicazione di Andreas Wiele, gia' componente del board di Axel Springer e con trascorsi anche come consulente per Kkr, come futuro presidente del supervisory board, al posto dell'uscente Werner Brandt.

Nella sua comunicazione alla Bafin, Mfe ha messo in chiaro di non voler influenzare il rinnovo del Supervisory Board, ma con una puntualizzazione importante: "A seconda delle future proposte di voto del Consiglio di sorveglianza di ProSiebenSat.1 Media per l'elezione dei membri del consiglio di sorveglianza, si potrebbe decidere di avvalersi della possibilita', riservata a ciascun azionista ai sensi della legge sulle societa' per azioni, di presentare le proprie proposte". 

Insomma Mediaset non ci sta a far da spettatrice nella partita della governance del gruppo tedesco. Nell'attesa degli sviluppi, Equita raccomanda cautela sulle azioni di Mfe, che hanno debuttato ieri a Piazza Affari con la doppia struttura azionaria A e B, volta a favorire anche eventuali operazioni straordinarie. "Nel primo giorno di trattazione delle azioni A e B si e' aperto uno sconto del 14% fra i due titoli. Ci attenderemmo una riduzione dello sconto perche' riteniamo che le azioni A diventeranno piu' liquide nel lungo periodo (utilizzate nella strategia di aggregazione di Mfe) ed inoltre Mfe non e' contendibile", hanno commentato gli analisti.

Il target calcolato per le azioni da parte di Equita e' di 1,5 euro, "senza applicare in questa fase sconti/premi fra i due titoli". Ieri invece le azioni di tipo A hanno chiuso a 1,098 euro e quelle di tipo B a 1,28 euro, facendo segnare nella somma dei due titoli un rialzo dell'1,62% rispetto alla chiusura a 2,34 euro del titolo Mediaset di venerdì. 

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