Economia
Mediaset ritenta con la sede in Olanda. Il Covid brucia 51 milioni di profitti
Mediaset fa dietrofront sul voto maggiorato ma rilancia sul trasferimento della sede in Olanda, progetto annullato un anno fa insieme all'operazione MediaForEurope. Sul primo punto, il consiglio di amministrazione, "al fine di evitare ulteriori contenziosi e auspicabilmente ristabilire un dialogo costruttivo con tutti gli azionisti", ha deliberato all'unanimità di convocare l'assemblea straordinaria degli azionisti per il 27 maggio 2021 per delibera sulla abrogazione dell'articolo 7 dello statuto sociale che prevede la maggiorazione di voto.
Inoltre il cda ha deliberato all'unanimità di sottoporre agli azionisti "la proposta di trasferire la sede legale della società ad Amsterdam, Olanda, da realizzarsi mediante l'adozione da parte della società della forma giuridica di una naamloze vennootschap regolata dal diritto olandese, e l'adozione di un nuovo statuto conforme al diritto olandese". L'assemblea su questo punto sarà il 23 giugno prossimo. Le azioni resteranno quotate a Piazza Affari e "in Italia rimarrà anche la sede effettiva nonchè la residenza fiscale della società".
Gli azionisti di Mediaset che non voteranno a favore del trasferimento saranno legittimati ad esercitare, ove la relativa delibera venga approvata, il diritto di recesso ai sensi di legge. "Il prezzo spettante agli azionisti che eserciteranno il diritto è pari a 2,181 euro per azione".
L'efficacia dell'esercizio del diritto di recesso - si legge nella nota - è condizionata al perfezionamento del trasferimento, a sua volta subordinato al verificarsi di alcune condizioni sospensive, inclusa quella relativa all'ammontare da pagare da parte di Mediaset agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso, "che non dovrà essere superiore a 120 milioni di euro".
Il trasferimento in Olanda è dettato dalla volontà di "accedere a un ecosistema che potrà generare benefici" per gli azionisti, sottolinea Mediaset: "Facilitare un più realistico apprezzamento della società da parte del mercato borsistico"; "rafforzare la capacità di Mediaset di raccogliere capitali e risorse finanziarie necessarie per sostenere lo sviluppo di nuovi progetti di business e per agevolare operazioni di integrazione con nuovi partner"; "disporre di un ordinamento giuridico conosciuto e apprezzato da operatori del mercato e investitori a livello internazionale in grado di valorizzare la dimensione paneuropea del business; "assicurare ampie tutele agli investitori, garantendo un alto grado di certezza del diritto e delle relazioni contrattuali/commerciali e, conseguentemente, della realizzabilita' del progetto di internazionalizzazione".
Intanto, il Biscione ha approvato i conti del 2020 che si sono chiusi con 139,3 milioni di euro di profitti, in calo rispetto ai 190,3 milioni del 2019, su ricavi scesi di circa il 10% a 2,36 miliardi di euro.