Economia
Mediobanca apre alla consultazione l’Archivio Storico Vincenzo Maranghi
L’Archivio Storico Mediobanca rende consultabili i documenti dei primi venti anni di attività. Per l'occasione, un volume dedicato al caso Olivetti.
Gli anni di attività di Mediobanca dal 1946 al 1966 sono da oggi consultabili presso l’Archivio Storico Vincenzo Maranghi. Il momento viene celebrato con la pubblicazione di “Mediobanca e il Salvataggio Olivetti”: l’intervista di Affaritaliani.it a La Malfa, Direttore dell'Archivio Storico.
Apre oggi alla consultazione l'Archivio Storico di Mediobanca presso cui sono consultabili i documenti dei primi venti anni di attività, dal 1946 al 1966. Nei prossimi anni verranno progressivamente rese consultabili anche le carte per il periodo 1967-1976, di cui è in corso l'inventario e la digitalizzazione.
Per l'occasione Mediobanca pubblica il volume di fonti "Mediobanca e il Salvataggio Olivetti. Verbali delle riunioni e documenti di lavoro 1964-1966", a cura di Giampietro Morreale. Il libro contiene la trascrizione integrale dei verbali delle riunioni tra la Olivetti e il Gruppo di intervento.
“Per Mediobanca è un dovere consentire la conoscenza della sua storia e, attraverso la sua storia, la storia d’Italia”, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani.it Giorgio La Malfa, Direttore Scientifico Archivio Storico Mediobanca “Vincenzo Maranghi”, “Nelle carte di archivio ritroviamo la storia dello sviluppo di Mediobanca ma, soprattutto, dello sviluppo industriale italiano. Il caso Olivetti è il primo grande affare industriale di cui si occupa Mediobanca, un episodio di riorganizzazione del sistema; nell’archivio di Mediobanca c’è una quantità enorme di queste carte perché Cuccia seguì la grande crisi dell’impresa. Così c’è la possibilità di ricostruire una parte di storia importante per il nostro Paese. In futuro renderemo pubblici una collana di volumi di storia e un periodico di altri volumi di carte d’archivio”.
La scelta di mettere in consultazione i documenti relativi ai primi venti anni di attività della banca nasce dalla consapevolezza del contributo che Mediobanca può dare alla ricostruzione della storia economica e finanziaria del Paese.
Fin dalla sua fondazione Mediobanca ha sempre attentamente organizzato la propria memoria, cioè la capacità di autodocumentarsi in rapporto alle proprie finalità pratiche. Ha scelto poi di preservare e rendere consultabile il patrimonio documentario dell'impresa, frutto di abilità tecnica, e della rete nazionale e internazionale di relazioni che hanno consentito lo sviluppo della banca nel panorama economico e finanziario.
La decisione di aprire agli studiosi l'Archivio di Mediobanca venne assunta nel 2012. In quella occasione il Consiglio di Amministrazione della banca deliberò di intestarlo alla memoria di Vincenzo Maranghi (Amministratore delegato di Mediobanca dal 1988 al 2003). Nel giugno 2104 la Direzione regionale per i beni culturali della Lombardia ha dichiarato l'archivio "di interesse storico particolarmente Importante".
A oggi sono circa 180.000 i fogli scansionati, di questi oltre 120.000 provengono dal subfondo "Segreteria generale e dell'Amministratore delegato Enrico Cuccia". I documenti saranno consultabili presso la sede di Mediobanca.