Mediobanca, l'allarme del Copasir: "Possibile controllo fuori dai confini" - Affaritaliani.it

Economia

Mediobanca, l'allarme del Copasir: "Possibile controllo fuori dai confini"

Dopo la mossa di Del Vecchio sulla "Galassia Generali"

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica lancia un allarme sulla Galassia Generali, dopo che il patron di Delfin Leonardo Del Vecchio ha richiesto alla Vigilanza europea di salire al 20% di Mediobanca, istituto che ha in pancia anche il 13% della principale compagnia assicurativa italiana di cui Mr Luxottica è anche socio rilevante con il 4,84%.

DSC 6784
Raffaele Volpi

In una nota, il presidente del Copasir, in quota Lega, Raffaele Volpi spiega che "il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, nell'ambito del ciclo delle audizioni sul sistema bancario assicurativo ha ascoltato Aise, Banca D'Italia, Ivass, Ubi Banca, Mediobanca, Cassa Depositi e Prestiti. E' prevista per giovedì l'audizione di UniCredit. Nel contorno delle competenze del Copasir afferenti la sicurezza e l'interesse nazionale si sta progressivamente formando una sensibile e consapevole preoccupazione relativa a dinamiche che potrebbero in futuro intercettare l'interesse condiviso del Paese".

"Recenti notizie, in parte in qualche modo prevedibili - continua Volpi riferendosi quindi al rafforzamento di Del Vecchio in Piazzetta Cuccia e nella catena societaria che dalla merchant bank arriva alla compagnia assicurativa guidata da Philippe Donnet- accentuano le preoccupazioni già espresse dal Comitato in merito al possibile controllo fuori dai confini nazionali di primari istituti bancari ed assicurativi già riconosciuti per altro tra i maggiori detentori di debito sovrano italiano (Generali ha nelle riserve circa 60 miliardi di Btp, ndr)".

E, aggiunge, "essendo le notizie pubbliche ed acclarate e facendo memoria della recente implementazione della legislazione in merito alla difesa degli assetti strategici del Paese pensiamo possa esservi una autonoma attivazione degli organismi preposti finalizzata ad assicurare che i predetti istituti rimangano all'interno di un sistema di controllo e direzione italiano".

Volpi conclude: "Riteniamo che, oggi in particolare, il 'Sistema Paese' abbia la necessità di non vedersi depauperato di capisaldi strategici in favore di attori che perseguono interessi diversi da quelli nazionali".