Economia
Mes, ambiguità Gualtieri: “Benefici minimi” e sul piano Ue: “Può aumentare"
Il capo del Tesoro è favorevole al Mes ma allo stesso tempo frena sugli eventuali benefici."Sono solo risparmi di interessi, 300 mln all'anno"
"Dico le stesse cose da maggio: sono favorevole al Mes anche perchè l'ho negoziato io e so bene che non presenta nessun tipo di condizionalità. Spiego un fatto tecnico che il presidente del Consiglio ha spiegato, che il beneficio per l'Italia dell'utilizzo del Mes non sono 37 miliardi aggiuntivi ma sono i risparmi di interessi, 300 milioni all'anno. Ovviamente anche 300 milioni per un ministro dell'Economia sono una cifra significativa, quindi io sono favorevole all'utilizzo" è quanto riferisce il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, a Radio24. Ma resta l'ambiguità nelle parole dell'ex europarlamentare dem. Almeno se si mettono a confronto con la linea del Partito Democratico che ha scelto di dire un deciso "Sì" al Mes sanitario.
Quanto ai finanziamenti del Next Generation EU (Recovery Fund - Piano Ue) che il ministro definisce REACT-EU la quota italiana "potrebbe essere più alta per il primo anno per dare agli Stati più margine d'azione e supporto immediato qualora fosse necessario", Il ministro assicura che "Utilizzeremo la quota prestiti anche perché ci permette di fare deficit aggiuntivo, prenderemo tutte le risorse sia le sovvenzioni a fondo perduto che i prestiti", ha aggiunto.
Al Sole 24 Ore invece, Gualtieri conferma le stime di crescita della Nadef nonostante la seconda ondata di Covid-19 e ritiene che lo scenario per il 2021 potrebbe anche essere migliore del previsto. "Se riusciremo a contenere la ripresa delle infezioni da Covid-19 con misure selettive, sono fiducioso che i risultati del 2020-2021 non saranno lontani - spero migliori - da quanto previsto per quanto riguarda il 2021". L'approccio che il Governo ha adottato nell'impostazione della legge di bilancio per il capo del Tesoro, è allineato con le indicazioni formulate dalla Commissione europea.
Tra le misure "piu' significative" dell'azione di governo, Gualtieri ha ricordato "il nuovo piano Transizione 4.0 (l'evoluzione di Industria 4.0; ndr) rafforzato" che "partirà dal 1° gennaio, così come i principali progetti infrastrutturali o a quelli legati alla decarbonizzazione, alla digitalizzazione della Pa, alla banda ultralarga, alle infrastrutture sociali, che naturalmente saranno completati nell'orizzonte pluriennale del piano".
Un piano che fa pendant con il 110% in materia di edilizia, tanto che Gualtieri aggiunge: "Questa è una delle misure di più forte impatto, è già operativa e sarà finanziata con la componente prestiti per la parte già in vigore e con quella sovvenzioni (grants) per la sua estensione oltre il 2021". Poi il titolare del dicastero di XX Settembre a Roma afferma che "nei decreti legati all'emergenza Covid" sono state stanziate "risorse significative anche per il 2021 e per gli anni seguenti: dall'eliminazione delle clausole Iva ai due miliardi per gli investimenti degli enti territoriali, ai consistenti stanziamenti per scuola, università, ricerca, imprese".
E facendo i conti precisa: "Sono 31 miliardi per il 2021 che, insieme ai circa 15 del Next Generation Eu, portano la manovra effettiva del 2021 a 70 miliardi. E' quindi una manovra fortemente espansiva, come richiesto dal ciclo economico, tutt'altro che basata solo su misure di corto respiro" e "al contrario prevediamo riforme epocali come l'assegno unico e quella dell'Irpef e un programma di investimenti senza precedenti", assicura Gualtieri.