Economia

Opa Mfe-Prosieben, Trump mette i bastoni tra le ruote anche a Pier Silvio Berlusconi

Alla domanda se l'Opa potrebbe essere ritirata Mfe ha risposto che sarà Bafin a decidere, Trump permettendo

di redazione economia

Mfe, a rischio l'Opa su Prosieben?

L'ex dirigente di Paramount Global e ITV Studios, Maria Kyriacou, è stata proposta dal consiglio di sorveglianza di ProsiebenSat alla presidenza del gruppo tedesco al posto dell'attuale presidente Andreas Wiele, che ha già annunciato che non si ricandiderà. Lo spiega il gruppo televisivo tedesco, in vista dell'assemblea del 28 maggio chiamata a rinnovare alcuni membri del board.

Tra i candidati alla rielezione figura Simone Scettri (indipendente), entrato l'anno scorso e sostenuto da Mfe-MediaForEurope (primo socio di Prosieben), che recentemente ha annunciato un'opa sul gruppo bavarese. Anche Katrin Burkhardt (indipendente) si candida per la rielezione nel consiglio.

La nomina di Maria Kyriacou "riflette l'impegno di ProSiebenSat.1 nel rafforzare la propria attività di intrattenimento e sfruttare la competenza globale nei media per guidare la crescita", si legge nella nota del gruppo. Kyriacou ha lasciato il suo ruolo di Presidente di Paramount Broadcast & Studios lo scorso anno.

Vanta quasi tre decenni di esperienza di leadership nel settore dei media globali, con competenze che spaziano dalla strategia, alle operazioni e alla finanza. Alla Paramount, ha supervisionato le operazioni di trasmissione e studio internazionali al di fuori degli Stati Uniti, mentre agli ITV Studios ha svolto un ruolo fondamentale nell'espansione di franchise globali come The Voice e Love Island.

Attualmente ricopre il ruolo di direttore non esecutivo presso Informa e in precedenza ha ricoperto posizioni nel consiglio di amministrazione di Wizz Air e FAT Face Group.

Considerando che è stata nominata dall'attuale consiglio di sorveglianza, gli azionisti forti, ovviamente Mfe che ha il 29,9% ma anche Ppf che ha circa il 15%, possono proporre nomi alternativi nelle prossime sei settimane in vista dell'assemblea. Quali saranno le mosse della società guidata da Pier Silvio Berlusconi? Al momento della presentazione dell'Opa a 5,74 euro per azione la società dichiarava che non avrebbe influito sul management e sul board di Prosieben e che le decisioni su ad e board spettano al consiglio di sorveglianza. Ma certo è probabile che il nome sia stato condiviso.

Nel frattempo, le azioni Prosieben, nel trambusto dei mercati a causa dei dazi, sono scese ben sotto la quota di Opa a 5,56 euro. L'operazione comunque non è ancora iniziata: la Bafin, la Consob tedesca, deve approvare il prospetto informativo. Potrebbe iniziare a maggio, sempre che Donald Trump non cerchi di destabilizzare troppo i mercati, ma sarà Bafin a stabilire la data.

Comunque, il corrispettivo dell'Opa è solo in parte cash (4,47 euro) e in parte azioni (0,4 azioni Mfe A per ogni azione Prosieben). Le Mfe A hanno perso il 2,41% a 2,92 euro ad azione ma nel prospetto presentato era indicato al prezzo di riferimento del 25 marzo, prima dello sconquasso dazi, a 3,18 euro per azione. Con un valore della componente azionaria prevista pari a 1,27 euro. Alla domanda se l'Opa potrebbe essere ritirata Mfe ha risposto che sarà Bafin a decidere, Trump permettendo.

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