Economia

Miuccia Prada: "Io donna di Sx così ho costruito un impero di moda di lusso"

di Redazione

Miuccia Prada, che ha costruito un impero conciliando il femminismo e la militanza di sinistra con il lusso, si racconta nel numero di marzo di Vogue Italia

Miuccia Prada tra la militanza politica e l'amore per la moda: il racconto della stilista 

Militanza politica, l'amore per il bello, la passione per la moda e la difesa dei diritti: Miuccia Prada, donna di sinistra con un passato di attivismo alle spalle, racconta per il numero di Vogue Italia di marzo come ha costruito il suo "impero" griffato, fatto di abiti (e non solo) di lusso. "La moda è un terzo della mia vita, il secondo terzo è rappresentato dalla cultura e dalla Fondazione Prada, poi ci sono la famiglia e gli amici, e forse qualche piacere. In realtà, si sovrappongono tutti. Cerco di fare in modo che la mia vita sia utile", ha dichiarato a Vogue. Una donna di sinistra, con un dottorato in Scienze Politiche, nonché ex membro del Partito Comunista Italiano che, a suo tempo, ha marciato per i diritti delle donne. "Ho sempre pensato che ci fossero solo due professioni nobili: la politica e la medicina. Fare vestiti era come un incubo, per me. Mi vergognavo tanto, ma l’ho fatto comunque. L’amore per le cose belle ha prevalso", ha rivelato Miuccia Prada a Vogue. 

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Sul binomio moda-femminilità, Miuccia Prada ha dichiarato: "Per qualche ragione, quello che chiamano cattivo gusto non è mai stato accettato nella moda. All’epoca era una specie di scandalo, un insulto. Anche adesso, la moda è talvolta il luogo della bellezza stereotipata. Ed è proprio il cliché della bellezza a dover essere rimosso, sì, cambiato". E ancora: "Vedere le donne solo come belle silhouette? No, io cerco di rispettarle. Tendo a non fare abiti super-sexy. Cerco di essere creativa in un modo che possa essere indossato, che possa essere utile". 

Passando al lato più personale, ha rivelato: "In me convivono più personalità. C’è la parte femminile e quella maschile, quella gentile e quella dura". Ma "in quelli che sono i miei ultimi anni, mi sto sforzando di essere più politica, più efficace". A tal proposito, "quando mi dicono che sponsorizziamo la cultura, io replico che, no, vogliamo essere parte della sua creazione. Non si tratta di soldi, ma di unire gli sforzi, mettere insieme le persone, proporre e trovare soluzioni".  Infine, una chiosa sul futuro: "Non so come si educhino i bambini, oggi. Inoltre, crescerli significa avere a che fare con i media, gli smartphone e così via, tutte cose che non padroneggio. Ma penso che sarò una buona nonna. Di quelle che insegnano, ma sono anche divertenti", ha concluso Miuccia Prada.