Economia
Pil, il governo: la ripresa è gracile. Avanti tutta con le riforme
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Il dato è quello che tutto si aspettavano, anche perché era stato largamente anticipato. Ed è un dato che segnala che la ripresa è ancora gracile e, tuttavia, una ripresa c'è. E' il secondo trimestre in cui il segno è più e, quindi, questo vuol dire che la svolta effettivamente, dopo tanti anni di recessione, è avvenuta. Naturalmente, la ripresa è ancora gracile e quindi bisogna rafforzarla con la strategia delle riforme". Enrico Morando, vice-ministro dell'Economia, intervistato da Affaritaliani.it, commenta la crescita del Pil dello 0,2% nel secondo trimestre 2015.
"Questo dato - spiega Morando - conferma l'esigenza di proseguire sul versante delle riforme con il ritmo incalzante che il governo ha definito e che sta seguendo. Dalle riforme costituzionali a quelle che riguardano il fisco, passando per quelle della scuola, della Pubblica Amministrazione e della giustizia. Solo una strategia di riforme coerente e condotta con grande intensità nel tempo è in grado di far prendere alla ripresa dimensioni meno gracili".
A questo punto la crescita per l'interno anno 2015 sarà, come scritto nel Def, dello 0,7%? "Esatto. Secondo tutti gli analisti, questi dati confermano che è possibile fare +0,7%". L'ulteriore riduzione delle tasse sarà decisiva per una crescita più sostenuta? "E' una componente fondamentale per la strategia della crescita. E' noto che le potenzialità di crescita di un paese dipendeno anche dal livello di pressione fiscale sul lavoro e sull'impresa, non quello statale. Stiamo perseguendo una strategia coerente e pluriennale di riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sull'impresa e, quindi, quella è una delle riforme che può consentire al Paese di innalzare il suo potenziale di crescita".
Quando il primo taglio delle tasse? "La prima riduzione fiscale ci sarà con l'intervento definito in Legge di Stabilità e in sessione di bilancio per il 2016". Sulla casa? "Sarà, secondo il programma annunciato da Renzi, l'Imu-Tasi prima casa. Poi ci sarà l'intervento sull'Imu - terreni agricoli, che riguarda l'attività produttiva, e, come terzo elemento, dobbiamo aggiustare definitivamente questa vicenda assurda dei cosidetti Imu - macchinari imbullonati".
In ultima analisi, secondo Morando, "lo 0,2% nel secondo trimestre di Pil è un dato che conferma quello che ci attendevamo. L'obiettivo di crescita che noi ci proponiamo, naturalmente, è ancora conseguibile per il 2015. Non è quindi un dato che ci allarma, ma dimostra la possibilità di conseguire il risultato atteso per quest'anno. Non è allarmante, però è una ripresa fragile che ci deve sollecitare sul piano delle riforme".