Economia
Mossa, Generali: “Dare spazio ai giovani per poter parlare di futuro”
L’AD Gian Maria Mossa: “Favorire gli investimenti per far ripartire l’economia condividendo i rischi con gli investitori”
L’intervento di Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali, ad ANSA Incontra
Il ruolo per i giovani nel futuro dell'Italia, con le proposte per l'agenda politica formulate dall'associazione giovanile Officine Italia: progetti concreti per il lavoro, la sostenibilità e la digitalizzazione. È questo il tema dell'ANSA Incontra con Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali e Domenico Siniscalco, economista ed ex ministro del Tesoro in streaming su ANSA.it e sui canali social dell'Agenzia.
Tema cruciale è il problema dell’invecchiamento della popolazione Italiana, che rischia di capovolgere letteralmente la nostra piramide demografica. A tal proposito Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali ha evidenziato: “Gestiamo oltre 70 miliardi, metà dei quali in mano a persone sopra i 65 anni. In questo periodo inoltre i risparmi aumentano a causa dell’incertezza. Banca Generali ha la fortuna di essere molto esposta agli investitori internazionali, e il tema dell’invecchiamento dell’Italia è molto sentito; gli investitori scelgono la nostra realtà perché siamo una banca giovane, ma se c’è questo scetticismo arrivano davvero pochi capitali dall’estero”
Mossa, Generali: “Risparmio come leva di crescita: occorre favorire gli investimenti. Straordinariamente importante condividere il rischio con gli investitori”
“Stiamo facendo un grande lavoro per avvicinare il nostro patrimonio all’economia reale. Dato che siamo lontani in Italia dal creare un ecosistema che favorisca le nuove iniziative, Banca Generali vuole facilitare la messa in moto del motore imprenditoriale che è caratteristica peculiare del nostro paese.
Se vogliamo utilizzare il risparmio come motore di crescita dobbiamo capire come si accumula: il conto corrente da un lato è diventata un’alternativa all’investimento di medio e lungo termine, dall’altro rappresenta un salvadanaio per l’incertezza.
Lavorare sulla componente di incertezza purtroppo richiede tempo e non riguarda quindi il brevissimo termine. Sugli investimenti invece si può lavorare: a fronte di questa crescente incertezza l’investitore non si azzarda senza protezioni, quindi è straordinariamente importante condividere i rischi di questi investimenti, mettendo una sorta di paracadute. Non bisogna scommettere solo su quanto si guadagnerà, ma sulle garanzie per quanto si potrebbe perdere”.
Open Innovation. Mossa: “Più giovani nella PA per avviare il processo di semplificazione”
“L’Italia gira su due produttività, quella imprenditoriale che è cresciuta nel tempo, e quella della PA, che è crollata. Il tema dell’innovazione digitale e quello di riuscire a semplificare le cose sono la ricetta per uscire dalla stagnazione economica. I giovani nascono con questo dna, sono quella forza lavoro che è capace di produttività, innovazione e cambiamento. Una presenza maggiore di giovani anche nella PA potrebbe avviare questo processo di semplificazione”
Formazione, Mossa: “Le Università guardino alle possibilità di crescita future con dei percorsi di studio focalizzati”
“Per la banca tradizionale è oggettivamente difficile essere attrattivi per le nuove generazioni, ma ci sono tanti altri mondi vicini a quello bancario che danno grandi opportunità. Il problema è che la formazione su questi temi è ancora un po' distante da quello che si chiede e si fa: troppo spesso ci si presenta al mercato del lavoro con una conoscenza di dieci anni fa. Purtroppo le cose ormai vanno molto veloci.
Le università sempre di più devono guardare a dove c’è possibilità di crescita futura, partendo anche con dei percorsi di studio più focalizzati”.
Sostenibilità, Mossa: “Dobbiamo partire dai giovani per essere sostenibili”
“Anche la tematica della sostenibilità passa per un concetto di crescita. La rivoluzione tecnologica non è analogica, porta a un miglioramento della vita con pochi effetti collaterali, ecco perché bisogna sfruttarla in un’ottica sostenibile. In Italia per parlare di sostenibilità bisogna però costruire un ponte tra capacità imprenditoriale e stock di ricchezza accumulata, a maggior ragione perché il tema demografico, pur essendo una cosa che va molto lenta, comporta danni irrimediabili: se la piramide demografica si inverte, questo paese non potrà più parlare di crescita sostenibile”.