Economia

Mps: ecco il piano Passera bis. Con l'ex ministro anche l'ex Ceo di Barclays

Secondo le indiscrezioni, invece, della partita Mps non sarebbe più il colosso svizzero Ubs

Corrado Passera e i suoi collaboratori hanno lavorato con grande attenzione alla proposta che domani arriverà sul tavolo del cda del Monte da cui il nuovo amministratore delegato Marco Morelli ha ricevuto il mandato per un lavoro di approfondimento. Secondo le indiscrezioni, nell'elaborazione del piano l'ex ceo di Intesa Sanpaolo, sarebbe stato affiancato dai professionisti di Boston Consulting Group che nelle scorse settimane avrebbero elaborato lo schema generale della proposta.

Sugli aspetti legali invece avrebbero lavorato due professionisti di lungo corso dello studio legale Cleary Gottlieb. Della partita invece non sarebbe piu' il gruppo svizzero Ubs, che a luglio si era mosso in condivisione di intenti con Passera, prestando di fatto una garanzia all'operazione di rafforzamento patrimoniale.

"Vista la fase avanzata delle trattative con gli investitori", fa notare una fonte qualificata, "oggi il ruolo di Ubs sarebbe superfluo perche' l'ingresso dei fondi nel capitale del Monte potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi". Se Ubs non è piu' un attore della partita, non è comunque prevista la presenza di un advisor finanziario.

Il Financial Times intanto sostiene che lo sponsor principale dell’operazione di Passera sia Bob Diamond, ex Ceo del gruppo Barclays. Il suo veicolo di investimento fondato nel 2013 si farebbe carico del sostegno finanziario adeguato, un aumento di capitale da 5 miliardi di euro che prevederebbe 1 miliardo di euro derivanti dalla cessione delle azioni agli investitori attuali e un investimento da 2,5 miliardi di euro di cui si farebbero carico nuovi investitori a lungo termine, come Warburg Pincus.

Il banchiere britannico Diamond, fondatore della holding di servizi finanziari Atlas Mara, starebbe agendo nell’ombra ma avrebbe un ruolo di primo piano nell’operazione.