Mps, il presidente Falciai: la banca saprà ricompensare lo Stato
"Siamo stati il banco di prova di norme che finora non erano mai state applicate: per tutti c'e' stato molto da imparare. E non mi stupisce che ora, a valle della nostra esperienza e forse anche grazie alla nostra esperienza, ci si renda conto che alcune regole vadano migliorate".
Il presidente di Mps Alessandro Falciai, intervistato dal Sole 24 Ore, commenta cosi' le aperture dell'Eurogruppo sulla revisione del bail in e il piano sugli Npl varato ieri dall'Ecofin. Se le novita' in arrivo dall'Europa sul tema regole fossero state pensate prima, la strada per Mps sarebbe stata piu' agevole, ma "non ha senso ragionare con il senno di poi. Qualcuno ci doveva passare per quelle forche caudine, ed e' toccato a noi", dice Falciai. "E' stata una tempesta perfetta, ma ne siamo usciti vivi. La banca c'e', lavora, e anche stavolta credo sapra' ricompensare lo Stato del suo investimento".
Sulla possibilita' di dimissioni in seguito all'ingresso dello Stato, a luglio, "da subito ho detto che il mio mandato e' nelle mani della futura proprieta', e credo che anche il resto del board sia pronto ad agire in questa linea: e' giusto che chi controlla possa mettere persone di sua fiducia", afferma Falciai. "In autunno, quando sara' definito il nuovo assetto proprietario, si potra' definire anche la nuova governance".