Economia
Mps, le ipotesi su 8 mila uscite. Bastianini al lavoro sul rebus esuberi
Gli osservatori della partita della privatizzazione del Monte guardano al numero degli esuberi che Bastianini ha quantificato “fino a 4.000”. Ecco perché
Gli interventi sul personale bancario nel nuovo piano industriale di Mps
Mentre a Rocca Salimbeni il Ceo Guido Bastianini è al lavoro sul nuovo piano industriale stand alone che per avere il disco verde della Dg Comp alla proroga all’uscita dello Stato dal capitale, conterrà anche una revisione del perimetro della banca, un’azione più sostenuta (rispetto al business plan disegnato a inizio anno) sul fronte della qualità del credito e del costo del personale e l’ammontare del rafforzamento patrimoniale che dovrebbe aggirarsi intorno ai tre miliardi, gli osservatori della partita della privatizzazione del Monte guardano al numero degli esuberi che Bastianini ha quantificato “fino a 4.000” (erano 2.500 nel piano di gennaio).
I motivi sono due. Il primo è che, considerando la regola aurea con cui i sindacati del credito hanno gestito fino ad ora le fuoriuscite dal sistema bancario anche attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà, le sigle hanno firmato gli accordi sul personale (prerequisito all’accesso all’ammortizzatore di settore) in cambio dell’assunzione di giovani bancari nella misura di due uscite volontarie a fronte di un ingresso. Regola che per esempio è stata rispettata anche ieri nell’ultima staffetta generazionale nel campione nazionale Intesa-Sanpaolo che porterà in azienda altri 1.100 giovani preceduti da 2 mila collocamenti a riposo.
Nel caso di Mps, se i sindacati si rifacessero in maniera rigida alla prassi (certo non automatica in nessuna banca) nelle relazioni industriali, 4 mila esuberi complessivi significherebbero 8 mila fuoriuscite a fronte di quattromila assunzioni. Movimenti che dunque nel gruppo coinvolgerebbero poco meno del 40% dell'intero personale del Montepaschi che conta in tutto 21.300 dipendenti.
Considerando queste grandezze poi, subentrerebbe il secondo problema nel determinare le fuoriuscite, connesso cioè alla composizione del monte lavoro della banca toscana. Sia al 2022 che al 2023 sarebbe infatti difficile per Rocca Salimbeni raggiungere una platea complessiva di 8 mila uscite complessive dotate dei requisiti necessari al prepensionamento. Nel caso di una mini-proroga di 12 mesi (primo gennaio 2023) concessa da Bruxelles, lo scivolo sarebbe attivabile per meno di 4 mila bancari. Insomma, l'ennesimo rebus con cui Bastianini dovrà cimentarsi.
@andreadeugeni