Economia
Mps sotto i riflettori, Maione: "Possibile pivot nel terzo polo bancario"
Il neo presidente di Banca Mps rilancia il risiko bancario e il ruolo strategico del Monte. Il titolo sotto i riflettori a Piazza Affari
Di fronte alla scadenza - che si ipotizza - per giugno 2024, quale termine per l’uscita del Tesoro dal capitale Mps, la posizione della banca più antica del mondo è molto cauta e pragmatica, come traspare dalle dichiarazioni di Maione: “Sappiamo che c’è un obbligo imposto dalla normativa europea, legata alla ricapitalizzazione precauzionale, di cui ha beneficiato il Monte, che impone l’uscita dall’azionariato entro una certa data che peraltro il Cda nemmeno conosce perché è un impegno che è stato preso tra lo Stato e la Banca centrale europea. Da giurista posso dire che potrebbe essere utile una revisione della normativa stessa alla luce della sua prima applicazione”.
Infine, sui continui rialzi dei tassi da parte della Bce, il numero uno di Mps ritiene che “da adesso in avanti gli effetti negativi possano essere forse maggiore dei benefici”, che dunque richiederanno una tenuta importante per tutti gli stakeholder.