Economia
Mps, tempi stretti per Tesoro-Unicredit. Sileoni: "Trattativa a buon punto"
Mps, fari puntati sulla Banca centrale europea. Per il leader della Fabi è "l'oste" a cui dare conto. Mentre esclude futuri tagli al personale
Mps, Sileoni: "Trattativa Tesoro-Unicredit a buon punto". "Conviene a tutti trovare un accordo subito"
"Credo che la trattativa in atto tra lo Stato e Unicredit sul Monte dei Paschi di Siena sia a buon punto". Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato su Class Cnbc. "Tutte le considerazioni che sono state fatte, in queste ultime settimane - ha spiegato Sileoni - non tengono conto del fatto che alla fine a decidere sarà la Banca centrale europea che, se la trattativa arriverà a una conclusione positiva, darà il benestare. Se, invece, la trattativa dovesse saltare, comunque interverrebbe la Bce. Insomma, tutti fanno i conti senza l'oste e l'oste è proprio la Bce. Quindi, ritengo che, sia per quanto riguarda gli aspetti societari sia per quelli legati all'occupazione, convenga a tutti trovare un accordo nel più breve tempo possibile".
"Non ho partecipato al gossip e al dibattito politico delle scorse settimane - ha fatto notare il leader della Fabi - mi sono limitato a ribadire che per le lavoratrici e i lavoratori di Mps era arrivato il momento di porre fine ai sacrifici che hanno fatto negli ultimi anni e ho ribadito che al primo licenziamento avremmo bloccato il settore. Ma questa eventualità - ha concluso - è da escludere perché noi abbiamo il nostro ammortizzatore sociale, il fondo esuberi, col quale abbiamo sempre gestito crisi bancarie e ristrutturazioni solo con pensionamenti e prepensionamenti su base volontaria".