Economia

Netflix sfonda i 200 milioni di abbonati.Dal Covid dote di quasi 40 mln in più

Il totale dei clienti a fine 2020 è un numero di poco inferiore al totale degli abitanti di Germania, Italia e Francia. Rialzo monstre di a Wall Street (+13,8%)

Netflix, l'enterteinment da divano ringrazia il Covid. Una crescita esponenziale degli abbonati che nell’anno dei lockdown che hanno costretto molti abitanti di interi Stati in alcune parti dell’anno a non uscire di casa (restrizioni che proseguono anche nel 2021) ha portato in dote oltre 36,6 milioni di nuovi clienti, per un totale di 203,7 milioni, superando la soglia simbolica dei 200 milioni di clienti. Poco meno della somma di tutti gli abitanti di Germania, Italia e Francia, le prime tre economie dell'Eurozona, alcune delle economie più grandi al mondo.

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La popolare serie di Netflix di "The Crown"

Si chiude così il 2020 di Netflix, colosso a stelle e strisce dello streaming che in Italia conta quasi 5 milioni di abbonati. Per la maggior parte dei settori industriali, il l'epidemia di coronavirus è stata un autentico cigno nero negativo, non per il gruppo di Reed Hastings per cui invece la pandemia ha creato le condizioni per la diffusione del business del cinema da divano. Nel 2020 si è stati a casa e di conseguenza è cresciuta la domanda di contenuti per il piccolo schermo. 

Nel 2015, gli abbonamenti erano 70,84 milioni. Poi sono progressivamente saliti: 139,3 milioni nel 2018, 167,09 nel 2019, per arrivare ai 182,6 milioni del 31 marzo scorso, prima dello scoppio della piaga Covid, progressivamente diffusasi ai 4 angoli del globo dalle frontiere cinese. Nella seconda metà del 2017, Netflix era riuscita a superare la prima soglia simbolica dei 100 milioni di clienti. Ebbene in soli 12 mesi, nonostante anche la concorrenza galoppasse (Disney+, per esempio, è sbarcata in Europa) ha guadagnato quasi il 40% del nuovo target dei 200 milioni macinato in tre anni. E a Wall Street gli investitori a caccia di affari non hanno tardato un minuto a fare incetta di azioni: dal 20 gennaio scorso, il titolo Netflix si è apprezzato di oltre il 54%, salendo da 350 a 570 dollari.

Con un aumento degli abbonati di 8,5 milioni su base netta nel quarto trimestre dell'anno, superando i 6,4 milioni ipotizzati per il periodo I risultati del quarto trimestre del 2020, la società dell'enterteinment a stelle e strisce ha riportato 542 milioni di dollari di profitti, ovvero 1,19 dollari ad azione, inferiore ai 587 milioni dollari (1,3 dollari ad azione) contabilizzati nello stesso periodo dello scorso anno e agli 1,36 dollari ad azione attesi dagli analisti. Positiva, però, la performance a livello del fatturato, che ha evidenziato un incremento salendo a 6,64 miliardi di dollari dai 5,45 miliardi di dollari generati nel 2019, e superando anche in questo caso le previsioni degli analisti.

La solida prestazione complessiva della società nel trimestre ha spinto il titolo in rialzo di oltre l'11,3% nelle contrattazioni after-hours e di quasi il 14% dopo il suono della campanella sul Nyse, trascinando al rialzo tutto il Nasdaq. Tra i contenuti più di successo dell'ultimo trimestre vi sono il dramma storico "Bridgerton", la miniserie "La regina degli scacchi", la nuova stagione di "The Crown" e il film con George Clooney "Midnight Sky". Netflix ha fatto sapere inoltre che attualmente possiede oltre 500 titoli in post produzione o pronti per il lancio, e la scorsa settimana ha presentato un piano che prevede il lancio di un nuovo film alla settimana nel 2021.

La maggior parte della crescita dell'azienda nel 2020 si è concentrata nei primi due trimestri, in un momento in cui la pandemia di Covid-19 e i tentativi di bloccarne la diffusione hanno trasformato la vita quotidiana nei paesi di tutto il mondo. I guadagni degli abbonati sono diminuiti, nel frattempo, di anno in anno nell'ultimo periodo, un calo che la società aveva detto di aspettarsi. Guardando al futuro, il colosso dello streaming ha aggiunto inoltre non avrà più bisogno di aumentare il debito per le attività quotidiane.

La società si aspetta infatti un flusso di cassa in pareggio nel 2021, un miglioramento rispetto alla sua proiezione precedente. Netflix intende mantenere infine un debito lordo tra i 10 e i 15 miliardi di dollari, e sta anche considerando un programma di riacquisto di azioni per restituire denaro agli azionisti. Gli ultimi buyback risalgono al periodo tra il 2007 e il 2011.