Economia

Nexi, in Borsa a 9 euro. Vale 5,7 miliardi. Fra i soci Gic, Amundi e Generali

La società di pagamenti digitali il 16 aprile debutta a Piazza Affari. Prezzo di debutto 9,00 Euro per Azione, per un totale Enterprise Value di 7,3 miliardi

Nexi, in Borsa a 9 euro. Vale 5,7 miliardi. È la maggiore Ipo del 2019.

L'offerta pubblica iniziale di Nexi si è chiusa ieri con un ricavato complessivo di 2 miliardi di euro, incrementabile fino a 2,31 miliardi in caso di esercizio della opzione greenshoe da parte dei global coordinator. Il prezzo per azione è stato fissato in 9 euro (8.50-10.35 euro la forchetta iniziale) per una capitalizzazione all'avvio del primo giorno di Borsa, il 16 aprile, di 5,7 miliardi. Si tratta del collocamento di maggiori dimensioni in Italia negli ultimi 20 anni tra quelli riservati agli istituzionali e della più grande quotazione in assoluto nel settore payments a livello globale.

L'offerta - indica una nota - ha riscontrato un forte interesse da tutta la comunità finanziaria nazionale e internazionale, come emerso dalla sua sottoscrizione che ha registrato una richiesta al prezzo di offerta per un controvalore superiore a 5,4 miliardi da una platea di più di 340 investitori internazionali. Tra i grandi investitori, secondo quanto risulta a Radiocor, a Gic sono stati assegnati 20 milioni di titoli, pari al 3,2% circa post Ipo, per un investimento di 180 milioni di euro al prezzo di 9 euro per azione a cui sono stati allocati i titoli. Quello del fondo di Singapore e' il pacchetto piu importante assegnato nell'ipo chiusasi ieri. Sopra il 2% al suono della campanella si posizionera' anche Amundi (15,5 milioni di azioni), mentre Marshall Wallace, Moneta Asset Management e DWS si collocheranno inizialmente poco sotto questa soglia.

Interesse anche da parte della componente italiana, con una partecipazione di più di 100 investitori nazionali. Tra i sottoscrittori di un certo rilievo figurano anche Azimut Capital Management, Anima Sgr, Davide Leone & Partners e General Investments che hanno messo sul piatto tra i 50 e gli 80 milioni di euro per accaparrarsi pacchetti superiori all'1%. Il book degli investitori istituzionali che diventeranno azionisti di Nexi e' composto per il 70% da "long-term" e gli ordini, al prezzo di 9 euro, sono stati pari a 2,8 volte circa il quantitativo di titoli offerto. Tornando alla composizione degli investitori, tra quelli con pacchetti di dimensioni piu' contenute da segnalare la presenza di Unipol Gruppo Finanziario, della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, di Cattolica Assicurazioni e di Algebris. 

Dall'operazione di vendita di azioni l'azionista di maggioranza Mercury UK raccoglierà 1,125 miliardi, incrementabili fino a 1,427 in caso di greenshoe, mentre le banche venditrici (Banco BPM, Banca Popolare di Sondrio, Banca di Cividale, Credito Valtellinese e Iccrea Banca) incasseranno complessivamente 185,6 milioni.

I 684 milioni raccolti invece in aumento di capitale serviranno, insieme al nuovo contratto di finanziamento disponibile a seguito della offerta, a ridurre l'indebitamento finanziario del Gruppo e di rifinanziare parte dell'indebitamento stesso mediante rimborso parziale dei prestiti obbligazionari emessi dalla società. Il flottante delle azioni Nexi sarà pari a 35,6% del capitale sociale, incrementabile fino a 40,9% a seguito dell'eventuale esercizio dell'opzione greenshoe. Ad esito del Collocamento Mercury UK deterrà il 62.6% del capitale (57,3% del capitale sociale in caso di integrale esercizio dell'opzione greenshoe).