Economia

Nissan presenta il conto a Ghosn: "Dia 90 milioni per attività fraudolenta"

In attesa di rilanciare l’alleanza con i francesi di Renault che al momento le consente di figurare al terzo posto mondiale dei costruttori con oltre 8 milioni di vetture vendute, dietro Volkswagen e Toyota, Nissan prova a rivalersi anche economicamente nei confronti dell’ex amministratore delegato Carlos Ghosn appena sostituito dall’italiano Luca de Meo

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Con una nota appena diffusa, il costruttore automobilisti giapponese ha comunicato al mercato che, con una causa civile depositata questa mattina al Tribunale di Yokohama, ha chiesto a Carlos Ghosn 10 miliardi di yen di danni (90 milioni di dollari) “allo scopo di recuperare una significativa parte dei danni monetari inflitti alla compagnia dal suo ex presidente come risultato di anni di comportamenti scorretti e di attività fraudolenta”.

La gestione Ghosn alla Nissan è durata vent’anni. Lo scorso aprile l’assemblea straordinaria degli azionisti aveva troncato l’ultimo legame con il manager, estromettendolo dal board. Provvedimento preso dopo due arresti (il primo a novembre 2018, cui erano seguiti 108 giorni di carcere e la libertà su cauzione) per aver incamerato, è l’accusa, 5 milioni di dollari da fondi aziendali in Medio Oriente.