Economia

Nomine, ipotesi riconferma uscenti. Effetto Covid-19

Di Alberto Maggi

L'interesse dello Stato (1,1 miliardi) evita il rinvio...

Tutto rinviato, elezioni regionali comprese, ma non le nomine nelle grandi società pubbliche quotate. La decisione del governo verrà presa subito dopo Pasqua e comunque entro il 18 aprile. "Si rinvieranno le elezioni regionali ma non le nomine", ha detto il premier, Giuseppe Conte, nell'incontro con le opposizioni dei giorni scorsi. Gli era stato chiesto, dato lo stato di emergenza, di non fare le nomine dei nuovi vertici di Eni, Enel, Poste, Leonardo, Terna, Enav, Mps. Secondo fonti autorevoli citate da Il Sole 24 Ore, la sostanza della risposta del presidente del Consiglio è stata: "Se fosse per me le nomine non le farei. Ma ci sono degli obblighi di statuto e di dividendo da rispettare, nell'interesse del mercato".

Ma, secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da fonti politiche vicine ai dossier nomine, l'ipotesi al momento prevalente è quella della riconferma degli attuali vertici. Con l'emergenza coronavirus, sia sanitaria che economica - è il ragionamento che fanno nel Palazzo -, la soluzione migliore è quella di mettere da parte velleità e ambizioni e puntare sugli uscenti anche per garantire continuità senza scossoni ad aziende strategiche per il futuro, molto incerto, del Paese. L'interesse è chiaramente anche dello Stato e non solo del mercato. Su un monte dividendi proposto dai cda di 4,2 miliardi di euro, la quota spettante al Mef è di circa 1,1 miliardi. Il resto va agli altri azionisti, tra cui centinaia di migliaia di risparmiatori. Enel distribuirà 1,7 miliardi il 22 luglio, Eni 1,54 miliardi il 20 maggio; Poste 402 milioni, Terna 332 milioni, Leonardo 80,5 milioni, tutte il 24 giugno; Enav 113 milioni il 27 maggio.

Il 18 aprile è il termine per il deposito delle liste con i candidati del Mef, da sottoporre al voto delle assemblee dei soci dopo l' approvazione del bilancio, che fa scattare il dividendo. Le liste vanno presentate 25 giorni prima dell'assemblea. E il governo fa le liste tutte insieme, anche per le società che hanno l'assemblea in date successive. Le prime sono convocate per il 13 maggio, Eni e Leonardo (che però va in seconda, il 20). Quindi Enel il 14, Poste il 15, Enav il 21, Terna ha revocato l'assemblea e prevede di riconvocarla entro giugno. Anche Mps deve riconvocarla, ma non dà dividendo, perché il bilancio è in rosso per 1,033 miliardi. Al momento si va dunque verso la riconferma, solo per fare due esempi, di Claudio Descalzi come a.d. di Eni e di Alessandro Profumo alla guida di Leonardo (ex Finmeccanica).