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ASPI, semestre record: ricavi operativi a €1.938 mln (+€279 mln)

Il totale degli investimenti al 30 giugno 2022 ammonta a 461 milioni di euro

ASPI, traffico in crescita del +23,1% rispetto al primo semestre 2021. EBITDA impenna a €316 milioni

Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Elisabetta Oliveri, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 del Gruppo Autostrade per l’Italia, che sarà pubblicata entro i termini previsti dalla normativa di riferimento, unitamente agli esiti dell’attività di revisione in corso di svolgimento.

Autostrade per l’Italia è oggi un gruppo integrato focalizzato su ingegneria e realizzazione grazie ad Amplia Infrastructures e Tecne, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica e servizi digitali avanzati per il mondo dei trasporti autostradali ed urbani grazie a Movyon e Free To X ed Elgea per la produzione di energie rinnovabili, in calce i principali risultati per settore operativo.

La mobilità del primo semestre 2022 ha risentito degli effetti (seppure in misura minore rispetto al primo semestre 2021) della nuova ondata pandemica cominciata a fine 2021, oltre che gli impatti del forte incremento dei prezzi dei carburanti che ha cominciato a manifestarsi dalla fine del mese di febbraio, in conseguenza dell’attuale contesto geopolitico. Complessivamente, nel primo semestre 2022 il traffico sulla rete del Gruppo è cresciuto del 23,1% rispetto al primo semestre del 2021, ma si è mantenuto ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia. Il traffico estivo registrato nelle prime settimane del mese di luglio conferma la ripresa in atto, la performance alla data del 24 luglio segna +19,4% rispetto al 2021 e -3,6% rispetto all’analogo periodo del 2019.

Il Totale ricavi operativi del primo semestre 2022 è pari a 1.938 milioni di euro e si incrementa di 279 milioni di euro rispetto al periodo di confronto (1.659 milioni di euro).

I Ricavi da pedaggio sono pari a 1.744 milioni di euro, in aumento di 281 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (1.463 milioni di euro) e aumentano di 296 milioni di euro al netto del contributo di Autostrade Meridionali in entrambi i periodi. I ricavi da pedaggio, escludendo le maggiorazioni tariffarie di competenza dell’ANAS (178 milioni di euro nel primo semestre 2022, 153 milioni di euro nel primo semestre 2021), si incrementano di 256 milioni di euro prevalentemente in relazione alla crescita del traffico sulla rete pari a 23,1%.

Si segnala che i ricavi da pedaggio includono una componente non monetaria connessa agli sconti e alle esenzioni all’utenza (46 milioni di euro nel primo semestre 2022 e 37 milioni di euro nel periodo di confronto), inclusi tra gli impegni assunti da Autostrade per l’Italia nell’Accordo negoziale stipulato a ottobre 2021, il cui impatto economico è nullo per effetto dello stanziamento al fondo rischi ed oneri rilevato negli esercizi precedenti. Gli Altri ricavi operativi sono pari a 194 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il primo semestre 2021 (196 milioni di euro).

I Costi operativi netti ammontano a 795 milioni di euro, in riduzione di 37 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (832 milioni di euro). I Costi di manutenzione, pari a 177 milioni di euro nel primo semestre 2022 a fronte di 253 milioni di euro nel primo semestre 2021 che includeva 81 milioni di euro per la ricostruzione del viadotto Genova San Giorgio (8 milioni di euro nel primo semestre 2022). Escludendo tali costi, la voce risulta sostanzialmente in linea con il periodo di confronto.

La Variazione operativa dei fondi registra un utilizzo netto pari 19 milioni di euro (42 milioni di euro nel primo semestre 2021) è riferibile essenzialmente alla variazione positiva del fondo ripristino e sostituzione che include l’utilizzo di 8 milioni di euro relativo agli interventi per la ricostruzione del viadotto San Giorgio.

Gli Altri costi esterni gestionali sono pari a 154 milioni di euro e risultano sostanzialmente in linea con il periodo di confronto (155 milioni di euro). Il Costo del lavoro netto pari a 264 milioni di euro, diminuisce di 14 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (278 milioni di euro) per effetto: del decremento del costo medio complessivo, principalmente per la maggior quota del costo del personale capitalizzato in relazione all’incremento degli investimenti in opere in concessione eseguiti con le società del Gruppo; della riduzione delle unità medie a seguito anche della formalizzazione del subentro nella concessione di Autostrade Meridionali, con il passaggio delle risorse umane dal perimetro del Gruppo al nuovo concessionario.

Il Margine operativo lordo (EBITDA), pari a 1.143 milioni di euro, si incrementa di 316 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (827 milioni di euro) come conseguenza dei fenomeni precedentemente descritti. Su base omogenea, l’EBITDA si incrementa di 385 milioni di euro. L’Ebitda cash, calcolato escludendo la voce “variazione operativa dei fondi” e l’effetto non monetario di sconti ed esenzioni, è pari a 1.079 milioni di euro nel primo semestre 2022 e presenta un incremento di 330 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (749 milioni di euro), su cui incidono oltre ai maggiori ricavi netti da pedaggio anche i minori costi di manutenzione sopra commentati.

Gli Ammortamenti, svalutazioni, ripristini di valore e accantonamenti per rinnovi sono pari a 313 milioni di euro e si incrementano di 41 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (272 milioni di euro). La variazione include anche il maggior accantonamento per rinnovi (10 milioni di euro) della controllata Traforo del Monte Bianco in relazione alla variazione dei tassi di riferimento per l’attualizzazione del fondo. Il Margine operativo (EBIT) è pertanto pari a 830 milioni di euro e registra un incremento di 275 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (555 milioni di euro).

Gli Oneri finanziari, al netto dei proventi finanziari sono pari a 120 milioni di euro e si riducono di 34 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021 (154 milioni di euro), essenzialmente per la variazione positiva del fair value degli strumenti finanziari derivati. Gli Oneri fiscali sono pari a 113 milioni di euro (212 milioni di euro nel primo semestre 2021). La variazione, pari a 99 milioni di euro, è principalmente attribuibile a: la rilevazione degli effetti dell’affrancamento di quote di ammortamento dedotte extra contabilmente riferite all’avviamento di Autostrade per l’Italia pari a 96 milioni di euro (di cui 219 milioni di euro quale rilascio di imposte differite compensate da 123 milioni di euro di oneri per l’imposta sostitutiva); la riduzione dell’aliquota IRES pari al 3,5%, quale effetto a partire dal 1° gennaio 2022 della conclusione del periodo di applicazione di un’aliquota maggiorata sui redditi da attività nell’ambito delle concessioni autostradali.

L’Utile del periodo, pari a 596 milioni di euro, si incrementa di 408 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2021 (188 milioni di euro). L’Utile del periodo di pertinenza del Gruppo, pari a 591 milioni di euro, presenta un incremento di 409 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2021 (182 milioni di euro).

Nel primo semestre del 2022, la gestione operativa ha generato un FFO (Cash Flow Operativo) pari a 514 milioni di euro (367 milioni di euro nel primo semestre 2021) che ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni di cassa connessi agli investimenti operativi.

Al 30 giugno 2022, il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo pari a 3.147 milioni di euro, presenta un incremento complessivo di 870 milioni di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2021 (2.277 milioni di euro), essenzialmente per effetto del risultato economico complessivo del periodo. La situazione finanziaria del Gruppo presenta al 30 giugno 2022 un Indebitamento finanziario netto pari a 7.951 milioni di euro, in diminuzione di 295 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (8.246 milioni di euro).

In merito ai finanziamenti a medio–lungo termine si segnala la riclassifica a medio–lungo termine dei finanziamenti con Banca Europea degli Investimenti (BEI) e con Cassa Depositi e Prestiti di importo nominale complessivo pari a 1,3 miliardi di euro inclusi tra le quote correnti al 31 dicembre 2021 ai fini di quanto previsto dallo IAS 1 essendo venuti meno i rischi di richiesta di rimborso anticipato.

La durata media residua dell’indebitamento finanziario fruttifero complessivo al 30 giugno 2022 è pari a circa cinque anni e sei mesi. Con riferimento alla tipologia di tasso di interesse, considerando gli strumenti di copertura, l’indebitamento finanziario è espresso per il 98% a tasso fisso. Nel primo semestre 2022 il costo medio della provvista a medio-lungo termine è stato di circa il 3,10%. Al 30 giugno 2022 il Gruppo dispone di linee di finanziamento non utilizzate per un importo pari a 2.050 milioni di euro con una vita media residua ponderata pari a circa tre anni e cinque mesi e un periodo di utilizzo residuo medio ponderato pari a circa un anno e sei mesi.