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Comunicazione ‘Non-Ostile’ per la scienza. Firma anche Bayer Italia
Un ‘manifesto’ per una divulgazione corretta, voluto anche dalle aziende
L’attenzione delle cronache alle informazioni di taglio scientifico, vistosamente aumentate in questi ultimi 18 mesi su tutti i media a causa del Corona Virus, ha indotto Bayer Italia ad aderire al vademecum dell’Associazione Parole Ostili per aiutare a migliorare lo stile e il comportamento di chi frequenta i social mediante l’uso ragionato delle parole, per rilanciare informazioni chiare, corrette e complete, in particolare quando si parla di divulgazione scientifica.
“Tutti noi siamo fonte di informazione, in grado in influenzare – anche involontariamente – i pensieri e le opinioni altrui” – ha dichiarato Monica Poggio, Ceo di Bayer Italia, in occasione della firma del Manifesto della Comunicazione non Ostile per la Scienza – e “quando si parla di scienza o di salute le parole sono più che mai importanti. Le parole hanno un peso, descrivono e costruiscono il mondo in cui viviamo”, ha aggiunto Poggio.
Oltre a sottoscrivere il documento, Bayer ha avviato una campagna social di cinque parole chiave associate a cinque principi del Manifesto per contribuire a diffondere una comunicazione scientifica inclusiva e trasparente, che non alimenti paure, allarmismi o false credenze, ma sia capace di arrivare a tutti. E, per arrivare direttamente al cuore della informazione scientifica, ha inoltre invitato i divulgatori scientifici del web a sottoscrivere il Manifesto e a condividere i contenuti della campagna.
Bayer è da sempre attenta a promuovere una comunicazione consapevole sui social media e si è dotata di una policy interna dedicata a sensibilizzare i propri dipendenti sulle opportunità e sui rischi dei social network, non solo dal punto di vista professionale ma anche personale. La consapevolezza e il corretto uso dei social network sono fondamentali e ci aiutano a utilizzare al meglio questi strumenti.