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La prima CSR Conference di Mediobanca: migrazioni e inclusione al centro del dibattito

Barbaresco (Mediobanca): "Oggi abbiamo voluto dimostrare che l’immigrazione può essere una risorsa, e non un problema, grazie a politiche di integrazione radicali, ampie e trasversali"

di Caterina Nicau Castanho

Mediobanca presenta la prima CSR Conference "Migrazioni e inclusione, l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati" 

Si è svolta oggi a Milano la prima edizione della Mediobanca CSR Conference, dedicata al tema "Migrazioni e inclusione, l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati". Un evento che ha messo al centro l’impegno verso una delle sfide sociali ed economiche più urgenti del nostro tempo. L’incontro, aperto dall’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha rappresentato un’importante occasione per analizzare il fenomeno migratorio sotto diversi punti di vista: economico, sociale e umano.

Durante il suo intervento, Nagel ha sottolineato:  “Si tratta di un tema di grande rilevanza e urgenza: questi giovani, che arrivano nel nostro Paese senza il supporto delle proprie famiglie, rappresentano una delle sfide più complesse e delicate del nostro tempo. Supportarne l'inclusione è un modo di affermare la dignità della persona, e, al tempo stesso, di lavorare per una società coesa e più ricca”.

Il tema centrale dell’evento, i minori stranieri non accompagnati, è stato esplorato attraverso le testimonianze e l’esperienza di esperti di rilievo internazionale. Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, si è concentrato sulle dinamiche complesse che sussistono nei processi di migrazione di migranti e rifugiati, sottolineando l’importanza di affrontare le cause profonde e le sfide del fenomeno. Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, ha invece focalizzato il suo intervento sui minori, evidenziando in particolare il problema dello sfruttamento lavorativo, la necessità di una maggiore inclusione e il peso dei traumi che questi giovani portano con sé al loro arrivo.

L’evento ha visto anche la partecipazione di esponenti del Terzo Settore, tra cui Erasmo Figini (Fondazione Cometa), Fra Marcello Longhi (Opera San Francesco per i Poveri) e Mariavittoria Rava (Fondazione Francesca Rava - NPH Italia). La loro esperienza ha evidenziato il ruolo cruciale della società civile nel supportare percorsi di inclusione e autonomia per i più vulnerabili.

Durante la conferenza, il direttore dell’Area Studi Mediobanca, Gabriele Barbaresco, ha presentato lo studio “Gli impatti economici delle migrazioni: problema o risorsa?”. Dall’analisi emerge chiaramente come la migrazione possa essere una risposta efficace alle sfide demografiche ed economiche. In Italia, secondo proiezioni dell’Istat, il saldo naturale della popolazione è in calo, ma il contributo dei flussi migratori potrebbe attutire gli effetti negativi sul PIL e sulla forza lavoro. L'efficacia delle politiche di integrazione è cruciale, come dimostrano i modelli avanzati di Svezia e Canada, che garantiscono benefici economici e sociali duraturi: adottare politiche virtuose ispirate a questi modelli potrebbe ridurre l'indice di dipendenza demografica e favorire la crescita economica.

L’evento si è concluso con un appello a considerare la migrazione non come un costo, ma come un investimento. Le politiche di integrazione, pur richiedendo risorse iniziali significative, possono generare rendimenti ben superiori nel lungo termine, trasformando il fenomeno migratorio in una risorsa per il Paese. Questo approccio trova un riscontro diretto nelle iniziative di Fincantieri che mirano a valorizzare il capitale umano attraverso l'inclusione, l'integrazione e la formazione. Da tempo il Gruppo è impegnato a favorire l’integrazione della manodopera straniera nei cantieri. Tra le iniziative in campo: i corsi di italiano, finanziati dalla Fondazione Fincantieri, la formazione di operai specializzati nei paesi di origine, progetto Ghana, lo sportello di mediazione interculturale, volto a favorire l’inclusione sociale dei cittadini stranieri che lavorano all’interno dei siti produttivi Fincantieri, lo sviluppo di un’applicazione Step2Connect per supportare i lavoratori stranieri nella gestione delle pratiche burocratiche.

L'intervista di Affaritaliani a Gabriele Barbaresco, direttore dell’Area Studi Mediobanca

Gabriele Barbaresco, direttore dell’Area Studi di Mediobanca, ha dichiarato: "Oggi abbiamo voluto dimostrare che l’immigrazione può essere una risorsa, e non un problema, grazie a politiche di integrazione radicali, ampie e trasversali. Questo approccio consente non solo di valorizzare economicamente i migranti, ma anche di favorire il loro pieno inserimento nella società, diventando così un beneficio per l’intera collettività. Tuttavia, come abbiamo sottolineato, le politiche di integrazione rappresentano un investimento: richiedono pazienza, il tempo necessario affinché producano i loro frutti, e una classe politica e un elettorato capaci di attendere e sostenere questi risultati".

Secondo Gabriele Barbaresco, i Paesi del Nord Europa rappresentano modelli di riferimento grazie all’adozione di politiche trasversali che promuovono un’integrazione completa dei migranti. Tali politiche includono iniziative per l’apprendimento della lingua, il supporto abitativo e la comprensione degli aspetti culturali del Paese ospitante, considerati fondamentali per agevolare anche l’integrazione economica.

"Per l’Italia, avvicinarsi a questi modelli significa adottare politiche di integrazione strutturate. La ricetta, sebbene apparentemente semplice, richiede risorse finanziarie adeguate all’interno del bilancio pubblico e una forte volontà politica per essere attuata con successo", ha concluso Barbaresco