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Edison accellera sulle rinnovabili: 400 MW in costruzione e 3,3 GW in iter autorizzativo
Stangalino (Edison): "Nei primi mesi del 2025 abbiamo già ottenuto l’Autorizzazione Unica per ulteriori 250 MW, che si aggiungono ai 400 MW già in costruzione"
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Edison guida la crescita delle energie rinnovabili: 400 MW in costruzione, 3,3 GW in sviluppo e nuove infrastrutture per l’accumulo e la stabilità della rete
Edison prosegue la sua espansione nel settore delle energie rinnovabili con l'apertura di nuovi cantieri per una capacità complessiva di 400 MW, in linea con il proprio Piano Strategico che prevede l’installazione di 5 GW di potenza green entro il 2030. I nuovi impianti, prevalentemente fotovoltaici (oltre 300 MW) e in misura minore eolici (circa 100 MW), sono concentrati nel Mezzogiorno e sulle isole, con un investimento di circa 500 milioni di euro.
I lavori, gestiti dalla Divisione Ingegneria di Edison, coinvolgono più di 900 operai e 200 imprese fornitrici, con l'obiettivo di entrare in esercizio tra il 2025 e il 2026. A questi progetti si aggiungono ulteriori investimenti per 1,5 miliardi di euro, destinati all’apertura di nuovi cantieri nei prossimi due anni.
Ad oggi, Edison ha ottenuto il Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per 1.000 MW di progetti eolici e fotovoltaici, in attesa dell'Autorizzazione Unica regionale per avviare la costruzione. Complessivamente, il Gruppo ha in iter autorizzativo oltre 3,3 GW di nuova potenza rinnovabile.
Marco Stangalino, EVP Power Asset di Edison, ha sottolineato: "Anno dopo anno stiamo accelerando il ritmo di crescita organica nelle rinnovabili, contribuendo con responsabilità agli obiettivi nazionali di decarbonizzazione. Nei primi mesi del 2025 abbiamo già ottenuto l’Autorizzazione Unica per ulteriori 250 MW, che si aggiungono ai 400 MW già in costruzione".
Parallelamente, Edison sta sviluppando soluzioni per l’accumulo energetico e la gestione della flessibilità, tra cui batterie elettrochimiche e impianti di pompaggio idroelettrico. Quest’ultima tecnologia, oltre a favorire la stabilità della rete elettrica, genera impatti positivi sul settore manifatturiero italiano e aiuta a mitigare i rischi legati agli eventi climatici estremi.
Al primo trimestre del 2025, Edison ha in fase di sviluppo cinque progetti di pompaggio idroelettrico nel Sud Italia (Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia), con un obiettivo strategico di almeno 500 MW di nuova capacità di accumulo. Nel 2024, il Gruppo ha siglato un accordo con WeBuild per lo sviluppo di due impianti di pompaggio a Pescopagano (Basilicata) e Villarosa (Sicilia), infrastrutture considerate cruciali per la transizione energetica nazionale.
Nel frattempo, Edison continua a investire nel fotovoltaico ed eolico. Tra la fine del 2023 e il 2024, ha messo in esercizio 100 MW di nuova capacità fotovoltaica in Piemonte e Sicilia, oltre a 80 MW di ricostruzione eolica in Abruzzo. L’adozione di aerogeneratori di ultima generazione permetterà di raddoppiare la produzione di energia rinnovabile riducendo il numero di torri eoliche del 73%.
Nel 2024, Edison ha prodotto circa 5.500 GWh di energia rinnovabile, coprendo il 28% del proprio mix di generazione. In particolare, la produzione idroelettrica è aumentata del 46% rispetto al 2023 grazie a condizioni climatiche favorevoli e alla nuova capacità installata. L’azienda ha inoltre ridotto il proprio fattore emissivo di Scope 1 del 15%, passando da 284 a 240 grammi di CO₂ per kWh e evitando l’emissione di 2,8 milioni di tonnellate di CO₂.
Con una potenza installata complessiva di circa 8 GW, di cui 2,1 GW da fonti rinnovabili, Edison copre oltre il 6% della produzione nazionale di energia elettrica. Il suo portafoglio produttivo comprende 250 impianti tra idroelettrico, eolico, fotovoltaico e centrali a ciclo combinato a gas (CCGT), le più efficienti in Italia. Negli ultimi due anni, Edison ha messo in esercizio oltre 1,5 GW di capacità flessibile, incluse due nuove centrali termoelettriche in Veneto e Campania, già predisposte per l’utilizzo di idrogeno.
L'intervista a Marco Stangalino, EVP Power Asset di Edison
"L'obiettivo di oggi era mostrare la rapidità con cui stiamo sviluppando nuovi impianti e la loro rilevanza in termini di investimenti rispetto al business di Edison. Attualmente, abbiamo già investito 500 milioni di euro in cantieri aperti e prevediamo di investire ulteriori 1,5 miliardi di euro nei prossimi due anni per realizzare circa 2.000 megawatt, tra impianti esistenti e futuri, interamente da fonti rinnovabili", ha dichiarato Marco Stangalino, EVP Power Asset di Edison.
Stangalino ha continuato: "Collaboriamo attivamente con tutti gli attori del settore, tra cui Terna ed Enel Distribuzione, per la connessione alla rete elettrica. Lavoriamo con WeBuild per la costruzione dei futuri impianti di pompaggio e con migliaia di fornitori che ci forniscono macchinari e tecnologie avanzate per la realizzazione di questi progetti. Parliamo di impianti eolici sempre più grandi, di fotovoltaico in continua evoluzione tecnologica e di batterie elettrochimiche, un'innovazione in rapido sviluppo".
"Inoltre, investiamo sugli impianti di pompaggio, che rappresentano un’evoluzione del settore idroelettrico, ma richiedono nuove soluzioni tecniche per una gestione efficiente. A livello nazionale, la produzione elettrica di Edison proviene per il 28% da fonti rinnovabili, e puntiamo a raggiungere il 40% entro il 2030. I progetti che vi abbiamo presentato oggi contribuiranno a raggiungere questo obiettivo. Guardando al lungo termine, con l’introduzione del nucleare di nuova generazione nella seconda metà degli anni '30, il nostro obiettivo per il 2050 è un mix energetico in cui l'80% della produzione provenga da fonti rinnovabili, il 10% dal nucleare e il restante 10% da impianti che utilizzeranno gas verdi, come l’idrogeno o il metano a zero emissioni di CO₂", ha concluso Stangalino.