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Edison Next e Iris Ceramica Group presentano la prima lastra in Ceramica 4D

di Redazione Corporate

Brianza (Edison Next): "Siamo orgogliosi di essere al fianco di una delle eccellenze del Made in Italy in un’iniziativa pionieristica per l’intero settore"

Edison Next e Iris Ceramica Group: realizzata la prima lastra in Ceramica Tecnica 4D, ottenuta grazie ad una miscela di idrogeno verde

Iris Ceramica Group, leader mondiale nella realizzazione di soluzioni innovative e grandi lastre in ceramica tecnica di alta gamma per il settore design, arredo e architettura, ed Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica, annunciano la realizzazione della prima lastra in ceramica tecnica 4D al mondo attraverso l’impiego di una miscela di idrogeno verde, ossia idrogeno ottenuto utilizzando energia rinnovabile, e gas naturale. La lastra prodotta ha una superficie di 3,2 metri di lunghezza, 1,6 metri di larghezza e uno spessore di 12 mm, caratterizzata dalle sue quattro dimensioni: la tridimensionalità della materia e della venatura, che attraversa tutto lo spessore della lastra, e la quarta dimensione della sostenibilità.

Il sito di produzione è l’H2 Factory, il nuovo stabilimento di Castellarano (RE), terminato nel 2023, già dotato di tecnologie innovative e delle infrastrutture necessarie per l’utilizzo al 100% di idrogeno verde. Il processo industriale che si sta mettendo a punto a Castellarano rappresenta il primo risultato concreto del percorso di decarbonizzazione dell’industria ceramica che Iris Ceramica Group e Edison Next stanno compiendo congiuntamente. Terminata questa fase iniziale, l’H2 Factory verrà alimentata con percentuali maggiori di idrogeno verde prodotto grazie all’impianto all’avanguardia e su misura già progettato e in via di realizzazione da parte di Edison Next.

L’inizio di questa fase rappresenta un passo concreto verso il net zero per un settore industriale particolarmente energivoro come quello ceramico. Si tratta della dimostrazione che mettendo in campo tecnologia e innovazione, ma anche competenze e determinazione, si possono raggiungere risultati importanti anche in ambiti in cui la sfida risulta difficile, poiché richiede un ripensamento dell’intero processo produttivo e l’utilizzo di tecnologie più prospettiche, come l’idrogeno. Siamo orgogliosi di essere al fianco di una delle eccellenze del Made in Italy in un’iniziativa pionieristica per l’intero settore, ma anche per il Paese, sostenendo così la diffusione di una nuova cultura industriale in cui la sostenibilità è al centro e diventa non solo un’occasione di cambiamento positivo, ma anche uno strumento per aumentare la propria competitività sui mercati di riferimento”, ha dichiara Giovanni Brianza, CEO di Edison Next.

Federica Minozzi, CEO di Iris Ceramica Group, ha aggiunto: “Oggi segniamo un traguardo importante, un altro fatto concreto che testimonia il nostro impegno verso la decarbonizzazione del settore ceramico. Un progetto unico e all’avanguardia di valenza mondiale, che apre nuove prospettive alla manifattura hard-to-abate, dimostrando che si può fare. La fase di test ci servirà per mettere a punto il processo di produzione per poi passare alla fase successiva che ci permetterà di aumentare sempre più la percentuale di idrogeno verde fino al 50% con il sistema di produzione che Edison Next sta realizzando su misura per noi. Siamo di fronte a una partnership di grande valore e siamo orgogliosi che questo traguardo sia frutto di un lavoro di squadra di tutta la filiera, un esempio virtuoso di sostenibilità integrata. Auspichiamo che altre aziende possano seguire il nostro percorso per poter veramente fare sistema e divenire un driver di cambiamento a livello nazionale, ma non solo”.

Per consentire l’avvio di questa prima fase sono state effettuate diverse attività propedeutiche: le opere civili per la predisposizione dell’area, l’installazione della blending unit, ovvero il sistema che consente la miscelazione del gas naturale con l’idrogeno verde, e la realizzazione di tutti i collegamenti necessari tra i diversi macchinari. Inoltre, è stato installato un impianto fotovoltaico di 1,3 MWp1 di potenza che si aggiungono ai 2,5 MWp dell’impianto esistente.

In particolare, l’impianto pilota di produzione H2, avviato a maggio 2024 per consentire la fase di test, comprende due elettrolizzatori temporanei dalla potenza complessiva di 120 KW elettrici, alimentati da energia rinnovabile. I due elettrolizzatori, posizionati all’interno di un container, possono arrivare a produrre complessivamente 20 metri cubi di idrogeno verde all’ora, consentendo di alimentare il nuovo forno di ultima generazione “hydrogen ready” con una miscela di idrogeno verde fino a circa il 7%, percentuale destinata ad aumentare una volta installato l’impianto definitivo.

L’obiettivo di questa prima fase è di approfondire l’utilizzo della tecnologia per la produzione di lastre in ceramica attraverso l’impiego di idrogeno verde e, al contempo, verificare il comportamento del materiale nella fase di cottura, al fine di poter industrializzare la produzione con idrogeno verde con la certezza di ottenere l’eccellenza qualitativa, tecnica ed estetica di cui Iris Ceramica Group è sempre stata garante. La Ceramica 4D, il materiale prodotto dall’H2 Factory, rappresenta la punta di diamante del Gruppo, capace di esprimere la bellezza e la nobiltà di questo materiale naturale, che viene utilizzato per servire il mercato di alta gamma dell’arredamento.

In parallelo alla fase di test, Edison Next avvierà nei prossimi mesi le attività necessarie all’installazione del sistema definitivo, ovvero un impianto di produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi di capacità pari a 1 MW in grado di produrre circa 132 tonnellate di idrogeno verde all’anno, che andranno ad alimentare il forno con una miscelazione di metano e idrogeno verde fino a circa il 50%. Il blend consentirà fin da subito di sostituire circa 500.000 metri cubi di gas metano all’anno e di evitare l’emissione in atmosfera di circa 900 tonnellate all’anno di CO2.