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Enel, volano i ricavi: +84% nei primi nove mesi del 2022

Starace (Enel): "Proseguiamo i nostri investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili"

Enel, nei primi mesi del 2022 i ricavi si attestano a 108.177 milioni di euro

Enel chiude i primi nove mesi del 2022 registrando ricavi che si attestano a 108.177 milioni di euro, con un aumento di 49.383 milioni di euro, vale a dire, +84,0% rispetto all’analogo periodo del 2021. In particolare, la crescita registrata per le attività di Generazione Termoelettrica e Trading è riferibile essenzialmente all’Italia e alla Spagna per effetto dei maggiori volumi prodotti e dei prezzi medi crescenti applicati; l’incremento dei ricavi nei Mercati Finali, in particolare in Italia, Spagna, Romania e America Latina, è riferibile alle maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute in un contesto di prezzi medi crescenti. La crescita dei ricavi per Enel Grids, prevalentemente in America Latina, è riferibile agli adeguamenti tariffari in Brasile e all’effetto positivo dei tassi di cambio; l’aumento dei ricavi in Enel Green Power è attribuibile alle maggiori vendite di energia prevalentemente in Cile e Nord America.

I maggiori ricavi per Enel X includono la rilevazione dei proventi derivanti dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet (220 milioni di euro) e dalla cessione da parte di Enel X di alcune società a Mooney Group (67 milioni di euro);  gli effetti della crescita dei servizi associati alle nuove iniziative commerciali in Italia e delle attività di demand response negli Stati Uniti; l’incremento dei ricavi in Colombia e in Spagna.

Nell’ambito della Generazione Termoelettrica e Trading, i ricavi dei primi nove mesi del 2022 derivanti dalla sola generazione termoelettrica sono pari a 18.118 milioni di euro, con un aumento di 10.770 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2021 a seguito di un maggiore utilizzo delle fonti convenzionali di energia. I ricavi attribuibili alle attività di generazione a carbone dei primi nove mesi 2022 si attestano al 4,5% dei ricavi totali (2,3% nei primi nove mesi 2021). Tale andamento riflette gli effetti derivanti dall’eccezionale situazione di scarsità della risorsa idroelettrica.

I risultati dei primi nove mesi del 2022 dimostrano la resilienza del Gruppo Enel, che, grazie alla robustezza del proprio modello di business integrato e alla sua diversificazione geografica, conferma la previsione di EBITDA ordinario per il 2022 nonostante l’avverso contesto geopolitico, energetico ed economico,” ha commentato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel. “Proseguiamo i nostri investimenti nelle rinnovabili e nelle reti per accelerare la transizione verso fonti di energia sempre più sostenibili e favorire l’indipendenza energetica nei Paesi in cui operiamo, contribuendo a ridurre la volatilità dei prezzi a tutela dei clienti finali. La positiva evoluzione della performance operativa, la nostra solidità finanziaria e il piano di semplificazione societaria in atto ci consentono di guardare con ottimismo agli obiettivi futuri, anche in previsione del perdurare di un quadro generale complesso. Sulla base di queste premesse, confermiamo la nostra politica di remunerazione degli azionisti per il 2022, che prevede un dividendo complessivo di 0,40 euro per azione, con un acconto in crescita del 5,3% rispetto a quello distribuito lo scorso gennaio.”

Il margine operativo lordo ordinario, nonchè EBITDA ordinario, dei primi nove mesi del 2022 ammonta a 12.671 milioni di euro, con un decremento di 99 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2021 (-0,8%). La variazione è principalmente attribuibile alla riduzione del margine nei Mercati Finali, pari a 2.076 milioni di euro, riferibile ai maggiori costi di approvvigionamento, principalmente in Italia, Spagna e Romania, i cui effetti non sono stati compensati dagli incrementi nelle vendite di energia elettrica e gas in un regime di prezzi medi crescenti; al decremento del margine in Enel Green Power, pari a 882 milioni di euro, prevalentemente in Italia, causato dalla significativa riduzione della produzione idroelettrica legata alla scarsa idraulicità del periodo, solo parzialmente compensata dalla crescita derivante dalla maggiore capacità installata. Tali effetti negativi hanno più che compensato il miglioramento del margine in America Latina, in Nord America, in Romania e in Spagna per la maggiore produzione solare ed eolica anche a seguito dei nuovi impianti entrati in funzione. 

La variazione è inoltre riconducibile alla riduzione del margine in Enel Grids, pari a 187 milioni di euro, principalmente in Spagna, Italia e Romania, a seguito di alcuni provvedimenti tariffari volti a mitigare gli impatti sui clienti del rialzo dei prezzi delle commodity. Tali effetti sono stati parzialmente compensati dai migliori risultati registrati in America Latina, prevalentemente in Brasile e in Colombia, per gli adeguamenti tariffari e per l’effetto positivo dei tassi di cambio. dall’incremento nelle attività di Generazione Termoelettrica e Trading, pari a 2.770 milioni di euro, prevalentemente in Italia e Spagna, per la maggiore produzione di energia elettrica e per il risultato netto positivo derivante dalle strategie di copertura del rischio prezzo su commodity;dall’aumento del margine di Enel X, pari a 309 milioni di euro, principalmente per i già citati proventi derivanti dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet (220 milioni di euro) e dalla cessione da parte di Enel X di alcune società a Mooney Group (67 milioni di euro), per le attività legate al progetto e-Bus in Colombia e per la migliore marginalità rilevata nel business e-Home in Spagna. 

Nei primi nove mesi del 2022, il risultato netto ordinario del Gruppo ammonta a 2.977 milioni di euro, con un decremento di 312 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2021 (-9,5%). In particolare, l’andamento negativo della gestione operativa ordinaria, inclusiva dei maggiori ammortamenti e svalutazioni sopra citati, è stato solo parzialmente compensato dai proventi realizzati dalla cessione parziale della partecipazione detenuta in Ufinet e dalla cessione da parte di Enel X di alcune società a Mooney Group, dagli effetti positivi derivanti dalla gestione finanziaria netta, nonché dalla minore incidenza delle imposte sui risultati del Gruppo.