Corporate - Il giornale delle imprese

Intesa Sanpaolo porta "Obiettivo Italia 2025" a Firenze a sostegno dell’imprenditoria locale

Sorrentino (Intesa Sanpaolo): "Continuiamo a investire nella consulenza strategica e nel sostegno finanziario alle aziende, rafforzando il legame con i territori"

di Redazione Corporate

Intesa Sanpaolo porta a Firenze "Obiettivo Italia 2025": un confronto con le imprese per affrontare le sfide economiche del futuro

Il progetto Obiettivo Italia 2025, promosso dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo sotto la guida di Mauro Micillo, ha fatto tappa a Firenze con un evento che ha registrato una partecipazione record. Dopo l’avvio a Vicenza, il secondo appuntamento del programma si è svolto nel capoluogo toscano, coinvolgendo oltre 60 imprenditori e confermando il ruolo strategico della regione nel panorama economico del Centro-Nord. L’iniziativa si propone di alimentare un dialogo diretto e produttivo con le imprese italiane, offrendo momenti di confronto su sfide attuali e prospettive future, con l’obiettivo di fornire risposte concrete e strumenti innovativi per affrontare i cambiamenti in atto. Il format itinerante toccherà otto città chiave per lo sviluppo nazionale, tra cui Lonato del Garda, Torino, Bologna, Milano, Napoli e Roma.

Durante l’incontro a Firenze, la Toscana si è distinta per la sua ricchezza economica e produttiva. La regione, infatti, rappresenta un equilibrio unico tra comparti fondamentali come turismo, agroalimentare, industria e servizi, accanto a filiere artigianali che alimentano il successo del lusso italiano nel mondo. È anche una delle aree più dinamiche nell’ambito delle energie rinnovabili. Su queste basi, come spiegato da Michele Sorrentino, Responsabile IMI CIB Italian Network di Intesa Sanpaolo, il progetto mira a supportare le aziende nei loro percorsi di crescita, offrendo strumenti digitali avanzati, soluzioni per la gestione dei rischi e servizi in ambito transaction banking. "La nostra Divisione, infatti, continua a investire nella consulenza strategica e nel sostegno finanziario alle aziende, rafforzando il legame con i territori e promuovendo un modello di crescita sostenibile", ha dichiarato Sorrentino.

L’evento, svoltosi il 9 aprile, ha visto la partecipazione attiva di imprenditori e manager del territorio, che si sono confrontati su strategie di sviluppo e visioni di lungo periodo. L’intervento introduttivo è stato affidato a Michele Sorrentino, seguito dall’analisi economica a cura di Giovanni Foresti, Responsabile Regional Research di Intesa Sanpaolo, che ha illustrato le tendenze macro e le ripercussioni sulle aziende italiane. Il focus si è poi concentrato su aspetti cruciali per la crescita come digitalizzazione, gestione della tesoreria e risk management, favorendo il dialogo diretto tra imprese ed esperti della banca per esplorare nuove opportunità di innovazione e competitività.

Il programma si inserisce in una strategia più ampia della Divisione IMI CIB, impegnata a sostenere le aziende e gli enti pubblici in un processo di sviluppo sostenibile, attraverso servizi finanziari personalizzati e strumenti evoluti, calibrati sulle esigenze dei singoli territori. Nel Centro-Nord, la Divisione IMI CIB può contare su una presenza radicata, garantita da tre Corporate Center – ad Ancona, Firenze e Bologna-Parma – che servono sei regioni ad alta vocazione produttiva. Un team di 44 professionisti assiste oltre 1.600 clienti, rappresentativi di circa 330 gruppi aziendali, con un’offerta completa di soluzioni su misura e attività di advisory. Nel corso del 2024, gli impieghi medi per cassa nell’area hanno toccato quota 6 miliardi di euro, pari al 7% del totale gestito dall’Italian Network della Divisione.

Secondo le previsioni del Research Department di Intesa Sanpaolo, l’economia italiana nel 2025 sarà sostenuta in primo luogo dai consumi, spinti dal miglioramento del potere d’acquisto delle famiglie. Tassi d’interesse più contenuti stimoleranno gli investimenti, specialmente da parte delle imprese giovani e innovative. Inoltre, un’accelerazione nell’attuazione del PNRR potrà imprimere ulteriore slancio agli investimenti. Tuttavia, il contesto resta complesso. L’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, annunciata lo scorso 2 aprile, potrebbe frenare le esportazioni italiane. In caso di risposta europea con misure simmetriche, anche l’inflazione potrebbe risentirne, impattando negativamente sulla domanda interna. Un’indagine interna condotta tra i professionisti di Intesa Sanpaolo che si occupano di internazionalizzazione ha evidenziato la forte reattività delle imprese italiane, incluse quelle toscane, nel cercare nuovi mercati e valutare l’apertura di sedi produttive e commerciali proprio negli Stati Uniti. Dalla stessa indagine emergono anche le aree geografiche più promettenti per diversificare le esportazioni italiane: il Medio Oriente si conferma al primo posto per potenzialità, seguito da India, Nord Africa, Sud America ed Europa occidentale.

La Toscana, in particolare, ha dimostrato nel 2024 una straordinaria capacità di espansione sui mercati esteri, registrando un incremento dell’export pari al 13,6%, equivalente a 7,6 miliardi di euro in più. Tra i settori trainanti spiccano farmaceutica, oreficeria, meccanica, agroalimentare e cantieristica, con performance eccellenti in province come Firenze (+20,6%) e Arezzo (+45,6%). Infine, le imprese toscane hanno già dato prova di saper cogliere le opportunità offerte dai mercati emergenti. Tra i Paesi che hanno registrato la maggiore crescita delle esportazioni regionali nel 2024 figurano Turchia, Singapore, Arabia Saudita, Vietnam, Emirati Arabi Uniti e Marocco, confermando l’orientamento all’internazionalizzazione e alla diversificazione delle strategie commerciali.