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Iveco, FPT Industrial: inaugurato 1° stabilimento e-Powertrain

di Francesca Biasone

Si tratta del primo stabilimento totalmente 'carbon-neutral' di Iveco Group, un grande passo nel percorso di decarbonizzazione del Gruppo

Iveco, il futuro della mobilità per FPT Industrial è a emissioni zero

È stato inaugurato oggi da FPT Industrial, il brand globale di sistemi di propulsione di Iveco Group, il nuovo stabilimento ePowertrain di Torino. L'evento rappresenta un grande passo nel percorso di decarbonizzazione del Gruppo, perché si tratta del primo stabilimento totalmente “carbon-neutral” di Iveco Group, in grado di azzerare le emissioni nette di CO2 compensandole con l’acquisto di energia da fonti rinnovabili e crediti di carbonio. L'area interessata si espande per una superficie totale di 15.000 metri quadrati ed è interamente incentrata sulla gamma elettrica dell'azienda. 

A partecipare alla cerimonia di inaugurazione, tra gli altri, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’Assessore al Bilancio, Patrimonio e Sviluppo delle Attività Produttive della Regione Piemonte Andrea TronzanoSylvain Blaise, President, Powertrain Business Unit di Iveco Group, Domenico Nucera, President, Bus Business Unit di Iveco Group, Luca Sra, President, Truck Business Unit di Iveco Group, Alessandro Sezza, Plant Manager dello stabilimento torinese di Iveco Group e Annalisa Stupenengo, Chief Operations Officer di Iveco Group.

A prendere per primo la parola è stato l'Assessore Andrea Tronzano, che ha dichiarato: "FPT ha investito nella mobilità sostenibile qui a Torino, in una Regione, il Piemonte, che è sempre stata protagonista del settore automotive, il quale attualmente sta attraversando un periodo di forte transizione. Qui gli investimenti continuano a crescere e sono fondamentali per realizzare una filiera nazionale sostenibile. Lo stabilimento appena inaugurato accompagnerà la filiera nella transizione verso nuove tecnologie (biometano, metano, ecc) perché il futuro deve essere sostenibile, deve rispettare al contempo ambiente e sicurezza. La politica lo ha capito e ha acquistato bus elettrici per il periodo dal 2024 in poi".

“Iveco Group si è posta l'obiettivo sfidante di arrivare a zero emissioni nette di CO2 entro il 2040, con dieci anni di anticipo sulla scadenza dell’Accordo di Parigi. Questo vale in egual misura per i nostri prodotti e per i luoghi in cui li produciamo. Da questo stabilimento forniremo sistemi di propulsione elettrici che andranno a completare una gamma già ampia di motorizzazioni. Confermiamo così la nostra volontà di offrire ai clienti i prodotti e i servizi giusti per soddisfare le loro esigenze in rapida evoluzione, nonché la nostra fondata ambizione di guidare la corsa alla mobilità elettrica” ha commentato il CEO di Iveco Group Gerrit Marx.

Domenico Nucera, President BUS Business Unit, ha toccato un altro importante punto di vista, il trasporto delle persone, uno dei focus su cui si concentra la strategia lavorativa del Gruppo: "Partiamo da un presupposto: noi di Iveco Bus siamo persone che muovono persone; ma dobbiamo saper creare e gestire un vero ecosistema che comprende anche l'energia, la ricarica. Siamo leader nelle energie alternative in Europa e la nostra strategia è una mobilità completamente elettrica con emissioni zero, che garantisce un'esperienza di silenziosità e quindi maggiore comfort sia per chi viaggia che per chi è di passaggio vicino all'autobus. Il business degli autobus dipende dalle esigenze dei clienti e per questo vogliamo essere più vicini ai nostri clienti e formare la nostra forza lavoro ad-hoc. L'obiettivo che ci prefiggiamo è realizzare investimenti produttivi che valorizzino competenze e prodotti della filiera nazionale: ciò contribuirà alla decarbonizzazione del settore con tecnologie a propulsione avanzata".

A pieno regime, lo stabilimento produrrà oltre 20.000 assali elettrici e oltre 20.000 pacchi batteria all'anno. Gli assali elettrici equipaggeranno veicoli commerciali pesanti come il Nikola Tre, mentre le transfer box elettriche e i pacchi batteria compatti saranno installati su veicoli commerciali leggeri e minibus, come il nuovo IVECO eDAILY. Inoltre, il nuovo sito può contare su uno spazio interno di 6.000 metri quadrati coltivato con 100 piante resistenti alla siccità: questo polmone verde di Iveco Group aggiunge un ulteriore assorbimento di CO2 previsto per circa 7 tonnellate all'anno.

L'intervista di affaritaliani.it ad Annalisa Stupenengo, Chief Operations Officer di Iveco Group

 

"Siamo orgogliosi di aver aperto le porte del primo stabilimento di Iveco Group totalmente neutrale per quanto riguarda la CO2. Non solo, al suo interno contiene le più avanzata tecnologia esistente, una Smart Factory of the Future in cui c'è un connubio tra le capacità umane e la migliore tecnologia a disposizione dell'uomo per fare in modo che il lavoro quotidiano sia più semplice, divertente, efficente e sicuro". Così Annalisa Stupenengo, ai microfoni di affaritaliani.it, ha commentato l'odierna inaugurazione.

L’introduzione di queste rilevanti innovazioni nelle linee di produzione è un tratto distintivo di FPT Industrial, Società di Iveco Group, e nello stabilimento ePowertrain la collaborazione uomo-macchina è decisamente all’avanguardia, come ha sottolineato Stupenengo e questo grazie alle tecnologie Industry 4.0 adottate in tutte le aree.

L'età media dei dipendenti del neonato sito è al di sotto dei 30 anni, ha evidenziato la COO di Iveco Group, ma questo non significa che gli over 30 non debbano interagire con la tecnologia. Anzi, le persone sono state formate attraverso un forte training e si è arrivati ad un mix di competenze di alto livello. In merito, sottolineiamo che il nuovo plesso sta già generando nuovi posti di lavoro e impiegherà circa 200 persone quando arriverà a pieno regime.

L'intervista di affaritaliani.it ad Alessandro Sezza, Plant Manager dello stabilimento torinese di Iveco Group

 

Ai microfoni di affaritaliani.itAlessandro Sezza, Plant Manager dello stabilimento torinese di Iveco Group ha sottolineato: "Per il Gruppo questo stabilimento rappresenta un 'next step' perché mette insieme nuove tecnologie davvero disruptive che offrono all'azienda molte opportunità per velocizzare e modificare i processi. Per sfruttare al meglio tutto questo, c'è bisogno che anche le persone compiano un next step: abbiamo infatti sviluppato un programma sia su soft che su hard skill per formare sulle nuove competenze. La Tech Academy serve proprio a questo".

L'adozione da parte dell'azienda di tecnologie Industry 4.0 (tra cui magazzini altamente automatizzati, realtà aumentata e virtuale, sensori intelligenti, scanner 3D per misurazioni di livello metrologico, simulatori di realtà 3D, robot cooperativi e termocamere) garantirà maggiore sicurezza, sostenibilità, qualità, produttività e gestione della logistica.