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La “gentilezza” nelle pubbliche relazioni: Inspiring PR a Venezia
Filippo Nani: “Oggi è merce rara ma ne abbiamo un gran bisogno. Quotidiano"
Inspiring PR: il festival delle relazioni pubbliche
Inspiring PR, è il festival delle Relazioni Pubbliche organizzato dalla Delegazione Ferpi Triveneto e che si tiene a Venezia da otto anni. Ogni anno i comunicatori si ispirano a professionisti di ambiti tra loro diversi, per esplorare nuovi approcci alla loro professione. Lo fanno con una parola chiave, che tiene assieme medici, economisti, sociologi, artisti, sportivi, giovani talenti. Filippo Nani è il delegato FERPI del Triveneto, da otto anni con i soci della delegazione e gli universitari di UniFERPI porta in Laguna pundit riconosciuti ed emergenti e dà loro 10 minuti per ispirare la platea di professionisti. Sabato 11, alla Scuola Grande Giovanni Evangelista, gli speaker interverranno sul tema della "gentilezza", attitudine che pare essere ormai merce rara.
«Invece ne abbiamo un gran bisogno. Viviamo tempi turbolenti e drammatici, la gentilezza non è uno stato, ma un esercizio quotidiano. Almeno così dovrebbe essere. Possiamo scegliere, o ci relazioniamo con gli altri con l’aggressività, la competizione esasperata, l’arroganza; oppure con la cortesia, il rispetto, l’ascolto, la collaborazione, la generosità. La cosa interessante è che anche nelle aziende ci si rende conto che la gentilezza è una leva motivazionale molto più vantaggiosa dei rapporti di forza. Dalla guerra in Ucraina al tema dell’ambiente, gli effetti della prima opzione sono sotto gli occhi di tutti. Con un po’ più di gentilezza, in tutte le sue sfaccettature, quante crisi si potrebbero evitare?».
Perchè conviene essere gentili?
«Ci troviamo in un ciclo economico e sociale che l’ultimo report della Global Alliance – organizzazione internazionale delle RP di cui Ferpi è socia fondatrice – definisce “L’economia della reputazione e dei beni intangibili”. Significa che la chiave del successo delle organizzazioni è la capacità di guadagnare la fiducia, il rispetto e il riconoscimento dei suoi stakeholder, vale anzitutto per le aziende, ma anche per le organizzazioni pubbliche. Un esempio è la coerenza tra i messaggi inviati e le azioni intraprese, i consumatori, soprattutto la generazione Z, presta sempre più attenzione a questi asset intangibili e che in parte condiziona. Noi comunicatori dobbiamo essere consapevoli del nostro ruolo sempre più strategico nella costruzione della coerenza. E la gentilezza è una leva straordinaria».
Anche i comunicatori devono essere più gentili?
«Non solo credo che sia tempo di gentilezza oggi, ma che il futuro è dei gentili. Proprio per l’apertura mentale che questa tensione impone; che si sia comunicatori o meno. Ed è esattamente questo che impariamo a InspiringPR: ad assimilare temi chiave da punti di vista professionalmente distanti dal nostro. Ma anche dentro FERPI ci sono profili diversi tra loro. Questa molteplicità di competenze è un punto di forza di questa associazione che ci rappresenta da 50 anni a livello nazionale con autorevolezza. D’altronde, la risposta dei comunicatori a questo evento è sempre andata ben al di là del solo Nordest. Alla molteplicità di figure e competenze, aggiungerei, come ci ha lasciato in eredità Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane: la rapidità, l’esattezza, visibilità, e direi anche la leggerezza, cioè l’agilità nel comprendere contesti in mutamento e nel dare risposte. Un patrimonio a disposizione della FERPI di domani».