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La Piazza '24, Made in Italy e scarsa produttività delle mPMI: l’intervento di Marco Travaglini
Travaglini (Mama Industry): “Il tema della produttività è fondamentale per il Paese e per le piccole imprese, che sono appese alle filiere delle grandi industrie”
La Piazza 2024, “E mo...? Che succede...? In Italia”: l’intervento di Marco Travaglini e il problema sociale della scarsa produttività delle mPMI nel nostro Paese
Anche quest’anno Ceglie Messapica è stata il palco scenico de La Piazza – Il bene comune, la kermesse organizzata dall’omonima Associazione – presieduta da Marcello Antelmi – e da affaritaliani.it. Tre giorni di acceso dibattito – 29, 30 e 31 agosto – tra i big della politica e dell’economia italiana, nel corso dei quali sono stati trattati i temi più caldi che animeranno l’autunno del nostro Paese.
Il macro-argomento attorno al quale si sono alternati i diversi panel, “E mo…? Che succede…? Dalla Puglia al Sud, dall’Italia all’Europa (e oltre). Sogni e Progetti di una Notte di Fine Estate”, si è declinato nel corso delle serate moderate dal Direttore Angelo Maria Perrino e intervallate da due interviste condotte da Andrea Giambruno.
Una lente di ingrandimento che parte dal territorio che ospita La Piazza, la Puglia, per poi allargarsi, prima che all’Europa nel suo complesso, all’analisi di ciò che accade (o dovrebbe accadere) in Italia. Così, nel corso della serata di inaugurazione (giovedì 29 agosto), il Direttore Perrino ha invitato sul suo palco Antonio Misiani, Responsabile Economia e Finanze, Imprese e Infrastrutture PD; Marco Travaglini, Fondatore di Mama Industry e Mino Dinoi, Presidente di AEPI. In collegamento, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Un panel dinamico, che ha visto il confronto acceso tra Misiani e Urso e la provocazione di Travaglini, che ha colto l’occasione per porre l’accento su un problema di cui ancora ci si preoccupa troppo poco: la scarsa produttività delle piccole imprese. Una dinamica di origine economica, ma che genera grandi ripercussioni sul tessuto sociale, dalla precarietà lavorativa, al crollo della natalità, fino alle diseguaglianze.
“La parola di cui dovremo parlare, che dovrebbe stare sulla bocca di tutti e che dovremmo cercare di semplificare è produttività”, ha dichiarato Travaglini nel corso del suo intervento. “È un problema serio, di cui non ho ancora sentito parlare. Ritengo che la produttività possa essere migliorata. È diventato il primo problema sociale del Paese, che ristagna nelle piccole imprese che, come sappiamo, sono la parte preponderante del nostro tessuto economico: se non ci concentriamo su questo problema, rischiamo di curare la grande industria portandoci però dietro una zavorra troppo importante”.
“La soluzione”, ha continuato Travaglini sul palco de La Piazza, “sarebbe quella di avvicinare il mondo del terziario avanzato, il mondo della consulenza, della tecnologia, dei saperi, quel mondo che sa come si fa impresa oggi, sa come si fa valore aggiunto, al mondo produttivo, attraverso strumenti, azioni e persone, con l’obiettivo di migliorare la produttività dei piccoli”.
L’intervista di affaritaliani.it a Marco Travaglini, Fondatore di Mama Industry
Ai microfoni di affaritaliani.it, Travaglini ha affermato: “Mi sono permesso di aggiungere alla discussione un tema fondamentale, che un po’ è mancato nel corso della tre giorni: quello, appunto, della produttività, importantissimo per il Paese e per le piccole imprese, che si trovano appese alle filiere delle grandi industrie”.
Ma come lavora Mama Industry per supportare mPMI nell’affrontare le sfide più importanti cui sono chiamate? “Noi lavoriamo proprio nella direzione di cercare di incrementarne la produttività. Per farlo, oggi è necessario mettere a terra delle idee nuove, che non siano solo invenzioni di prodotto ma che siano innovazioni di processo, di comunicazione. Se ci sono idee e progetti validi, poi, i fondi ci sono. Inoltre, è necessario trovare risorse tecnologiche che rendano queste idee più veloci e redditizie”.
Per Mama Industry e collegate, come la community Consulente Paziente, il prossimo passo prevede il lancio di un centro studi sulla produttività, “che diventi nazionale”, spiega Travaglini, “e che porti avanti una visione diversa, guardando alla produttività focalizzandosi sul cambiamento che c’è oggi a livello tecnologico e di approccio umano, di vita e dei lavoratori”.