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Mediobanca e UNHCR, al fianco delle donne rifugiate e richiedenti asilo
Giusti del Giardino (Mediobanca): "L'obiettivo è creare un ecosistema in grado di prevenire ogni forma di abuso e migliorare la condizione delle donne"
Mediobanca aderisce al programma UNHCR per la protezione delle donne rifugiate e richiedenti asilo in Italia
Nell'attuale panorama globale, la protezione e il supporto delle persone più vulnerabili diventano fondamentali. In questo contesto di impegno sociale, il Gruppo Mediobanca annuncia una importante collaborazione con l'UNHCR, l'agenzia ONU per i rifugiati. L'avvio della partnership promette di aprire nuove strade per le donne rifugiate e richiedenti asilo in Italia, offrendo loro un sostegno concreto e una speranza per un futuro più sicuro e inclusivo.
Secondo le stime dell'UNHCR, a fine 2022 erano circa 400 mila le persone sotto il mandato dell'agenzia. Di queste, più di 173 mila erano fuggite dalla guerra in Ucraina, la maggior parte delle quali donne (53,3%). Nel 2023 si è inoltre registrata una crescita significativa del numero di persone in arrivo via mare, costituite dall’11% da donne. Per fronteggiare questa difficile situazione e sostenere le persone a rischio di violenza di genere in italia, il programma supportato da Mediobanca e UNHCR ha l'obiettivo di garantire un accesso sicuro e tempestivo a servizi sanitari e psicologici, nonché supporto legale e assistenza nell'accesso al mercato del lavoro.
In particolare, il Gruppo Mediobanca investirà insieme all'UNHCR nella formazione di 1.600 professionisti, affinché possano fornire il sostegno necessario alle persone vittime di violenza, e sensibilizzerà 3.250 donne sulle tematiche della violenza di genere. A queste iniziative si aggiunge poi il supporto (psicologico, medico e legale) a 1.300 donne a rischio o sopravvissute alla violenza di genere.
"L'obiettivo primario è creare un ecosistema più preparato per affrontare e prevenire ogni forma di abuso; questo non solo migliorerà la condizione immediata delle donne rifugiate e richiedenti asilo, ma contribuirà anche a costruire un futuro più sicuro e inclusivo", ha spiegato Giovanna Giusti Del Giardino, Head of Group Sustainability Mediobanca. "Inoltre, l'investimento nella formazione di professionisti, avrà un effetto moltiplicatore, creando un’infrastruttura di supporto duratura e resiliente. L’accesso ai servizi sanitari e psicologici, il supporto legale e il successivo accesso al lavoro, unitamente alla preparazione di figure specializzate, ci consente di rinnovare il nostro impegno a favore delle persone più fragili".
Entrando ancora più nel dettaglio: "Insieme a UNHCR vogliamo garantire in primis un accesso sicuro e tempestivo alle donne rifugiate e richiedenti asilo, a servizi sanitari completi per fronteggiare sia traumi fisici che psicologici", ha commentato Giusti Del Giardino. "Un altro aspetto riguarda l’assistenza legale, con l’intento di guidarle nel labirinto del sistema amministrativo e facilitare l'accesso a diritti fondamentali come l'asilo e la protezione giuridica. L'approccio integrato del programma comprende anche supporto all'inserimento lavorativo: le donne bisognose riceveranno una formazione professionale e l’ausilio necessario per trovare un impiego, migliorando così la propria indipendenza economica con la possibilità di ricostruirsi una nuova vita in Italia. Infine, intendiamo sensibilizzare le vittime sulle tematiche della violenza di genere insegnando loro a individuare i segnali di pericolo e a conoscere i servizi di supporto disponibili".
Il progetto è stato sviluppato con l'idea di protrarsi a lungo negli anni, adattandosi alle necessità dei beneficiari. Per questo, Mediobanca e UNHCR si impegnano a monitorare l'efficacia del programma attraverso la raccolta e l'analisi di dati demografici e socio-giuridici delle donne sopravvissute a violenza di genere. Come riportato dalla Head of Group Sustainability Mediobanca: "La raccolta dei dati ci permetterà di comprendere meglio le esigenze specifiche delle donne coinvolte e di adattare di conseguenza il programma. Inoltre, la misurazione dell'accesso e dell'utilizzo dei servizi, insieme ai feedback diretti dai beneficiari, fornirà un'indicazione preziosa del successo dell'iniziativa".
Questa collaborazione rappresenta un ulteriore passo avanti per il Gruppo Mediobanca nel rafforzare l’impegno a favore delle persone più vulnerabili, in linea con i suoi obiettivi ESG. La responsabilità sociale è da tempo al centro della strategia aziendale, che unisce la crescita del business con la sostenibilità sociale e ambientale. Questa iniziativa si allinea con i principi di diversità, equità e inclusione che sono parte integrante del Piano Strategico "One Brand One Culture". Negli ultimi anni, l'azienda ha infatti promosso diversi progetti finalizzati a costruire una cultura aperta ed inclusiva, sia all'interno dell'ambiente di lavoro che nelle comunità di riferimento.
"La responsabilità sociale è profondamente radicata nel nostro DNA", ha raccontato Giovanna Giusti Del Giardino, Head of Group Sustainability Mediobanca. "Abbiamo identificato una serie di azioni trasversali a tutte le divisioni per contribuire a un futuro più sostenibile in termini di riduzione degli impatti ambientali, attenzione all'inclusione e alla diversità, e supporto alla comunità. Per questo motivo, abbiamo inserito obiettivi qualitativi e quantitativi nelle linee di sviluppo del Piano Strategico al 2026 così come nelle politiche di valutazione e remunerazione di tutta la popolazione aziendale, in particolare del top management. Prevediamo inoltre una formazione ESG per tutti i dipendenti e consulenti nonché un coinvolgimento dei clienti corporate e supporto nella transizione climatica".