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Mi Ami 2024: il festival diventa maggiorenne. Milano si ama ancora
La 18a edizione ha dimostrato, tra sold out e momenti di pura estasi collettiva, che il Mi Ami è molto più di un festival: è il termometro della scena ascendente (e non) musicale italiana
Il Mi Ami Festival 2024 ha segnato un altro capitolo di successo nella sua storia, offrendo tre giorni di concerti che hanno trasformato Milano in un epicentro della musica italiana. Si è confermato, se ancora ce ne fosse bisogno di ribadirlo, come uno degli eventi musicali più significativi d'Italia, unendo migliaia di fan in un’esperienza collettiva che celebra la musica italiana indipendente. La 18a edizione ha dimostrato, tra sold out e momenti di pura estasi collettiva, che il Mi Ami è molto più di un festival: è il termometro della scena ascendente (e non) musicale italiana.
Mi Ami 2024, Giorno 0: CCCP, “Amami ancora”
Il Mi Ami 2024 è cominciato ufficiosamente il giorno prima dell’inizio ufficiale, con l'attesissima reunion dei CCCP, una delle band più iconiche della storia del punk italiano. I fan, di ogni età, si sono riuniti per celebrare questo momento storico. Il concerto dei CCCP al Carroponte, è stata un’esperienza irripetibile, segnando un momento cruciale per il festival che prende il nome proprio da una loro iconica canzone, Mi Ami?. Giovanni Lindo Ferretti, accompagnato da Massimo Zamboni, “Annarella” e Fatur, ha riportato in vita il mito dei CCCP con un'esibizione travolgente e potente, emozionando migliaia di fan di tutte le età. Il concerto, svoltosi sotto un cielo minaccioso che non ha però rovinato l'atmosfera, è stato un viaggio nella storia personale e collettiva di chi ha vissuto gli anni più ribelli della musica italiana.
Brani come Depressione Caspica, Per Me Lo So, e Battagliero hanno riempito l'aria di energia e nostalgia, culminando in una versione corale e struggente di Mi Ami?, dedicata ai 18 anni del festival. Performance teatrale, sound travolgente e momenti di pura connessione tra palco e pubblico hanno reso questa serata indimenticabile, celebrando il ritorno di una band che, pur assente da decenni, è rimasta sempre presente nell’immaginario di chi ama la musica indipendente, il punk rock e la new wave. E poi, il Mi Ami 2024 non poteva che cominciare con il grido: “Amami ancora”.
Mi Ami 2024, Giorno 1: La pioggia, il fango e “Splash”
La prima giornata del Mi Ami 2024 ha trasformato l'Idroscalo di Milano in una sorta di "Glastonbury" italiano, con il pubblico che, nonostante la pioggia battente, ha resistito eroicamente sotto ombrelli e impermeabili per godersi ogni nota. Okgiorgio, sul palco Jack Daniel’s, ha chiuso la giornata con un live che ha saputo far dimenticare il maltempo a tutti i presenti, creando uno dei momenti più iconici del festival. Prima del diluvio, però, la giornata era iniziata con l'energia di Soap, che ha aperto le danze con un set malinconico e rock, per poi proseguire con le esibizioni di artisti emergenti come Thoé, Teseghella e Lauryyn, i cui suoni sofisticati hanno riempito l’atmosfera di pop ed elettronica.
Il palco Dr. Martens ha visto esibizioni di grande spessore, come quella di Venerus, che ha sorpreso tutti con l'apparizione di Neffa per un emozionante duetto su Aspettando il sole. Sul palco Champion, Ele A ha offerto un incontro generazionale con il rap, seguita da Bello Figo, che ha portato una vera esperienza transgenerazionale. Al Jack Daniel’s, Tre Allegri Ragazzi Morti hanno celebrato i loro primi dieci anni di carriera, arricchiti dalla presenza di Vasco Brondi per un duetto speciale su Quasi adatti. Il momento più atteso è stato però il ritorno dei Sxrrxwland, che hanno letteralmente travolto il pubblico con la loro esibizione potentemente decadente.
Sul palco Dr. Martens, la giornata ha regalato anche momenti di grande intensità con Marco Castello e la sua band, che hanno trasformato il pubblico con un mix di cantautorato, jazz e ironia. Ma la vera sorpresa è stata l’esibizione di Irbis 37, che ha invitato Frah Quintale sul palco per un duetto emozionante. Infine, il gran finale è stato riservato a Colapesce e Dimartino, che hanno chiuso la giornata con un set mozzafiato, suggellando un cerchio artistico che li ha visti crescere su questi stessi palchi, ma sempre in veste solista. Questa volta, insieme, hanno offerto una performance intima e travolgente, nonostante la pioggia incessante, rendendo la serata indimenticabile.
Mi Ami 2024, Giorno 2: decidono i Ministri!
La seconda serata del Mi Ami 2024 è stata un vero trionfo, complice l’assenza della pioggia che aveva invece caratterizzato il giorno precedente. Nonostante il terreno fangoso, l'atmosfera all'Idroscalo era elettrica, con un sold out annunciato già poche ore dopo l’apertura dei cancelli. Tra gli highlight della serata ci sono stati i Tropea, che hanno infiammato il palco con la loro esibizione travolgente, tuffandosi letteralmente nel fango e conquistando il pubblico con la loro energia contagiosa. Auroro Borealo ha offerto un musical surreale e divertentissimo, mentre gli Ex-Otago hanno fatto cantare ed emozionare con un set indimenticabile, omaggiando persino Franchino.
La serata ha raggiunto il culmine con i Ministri, che come sempre hanno scatenato un vero e proprio terremoto musicale, regalando un live esplosivo e carico di adrenalina. A seguire, Dente e Vasco Brondi hanno sorpreso tutti con una performance inaspettata, creando uno dei momenti più emozionanti della serata. Non da meno, Tropico e Willy Peyote hanno portato rispettivamente una raffinatezza cantautorale e un’ironia tagliente, offrendo esibizioni intense che hanno mantenuto alta l’energia del pubblico fino a tarda notte.
Mi Ami 2024, Giorno 3: “Milano vicino all’Europa” con i Phoenix
L'ultima serata del Mi Ami 2024 ha segnato un momento storico con la presenza dei Phoenix, protagonisti di uno show maestoso che ha portato il festival ad un livello internazionale. La loro esibizione, impeccabile e travolgente, ha visto una scaletta di hit che ha celebrato il meglio del repertorio della band francese. Un momento speciale è stato l’arrivo a sorpresa di Calcutta e Giorgio Poi, che hanno raggiunto i Phoenix sul palco per un'esclusiva performance dedicata all’album Ti amo, creando un istante magico e irripetibile. Oltre a loro, la serata ha visto una line-up variegata, con artisti di calibro internazionale come Erlend Øye e le Cumgirl8, che hanno infiammato il pubblico con performance uniche. Questa serata conclusiva ha lasciato un segno indelebile, dimostrando come il Mi Ami sia capace di portare l'energia dei grandi festival europei nel cuore di Milano.
Il successo del Mi Ami 2024 non si è limitato solo ai numeri da record. Sold out e partecipazione di massa hanno ribadito che il festival è ormai un punto di riferimento per capire lo stato di salute della musica italiana. Ogni anno, le nuove voci emergono, artisti consolidati si riconfermano, e la comunità dei miamer cresce costantemente. Nell’anno della maggiore età, si conferma così un luogo di scambio, di scoperta e di appartenenza, capace di unire sotto il cielo dell’idroscalo di Milano e nella corte dello splendido Magnolia un pubblico variegato, mosso da un’unica passione: la musica. Il festival è più che mai un punto di riferimento, capace di raccontare il presente e anticipare il futuro della musica italiana.