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Pasqua 2022, la colomba batte il panettone: reputazione al +4,61%
Ippolito (ReputationRating): “I risultati dell’analisi reputazionale confermano ancora una volta il ruolo chiave dell’immaginario costruito attorno a un brand”
Secondo un’analisi condotta da Reputation Rating, la colomba pasquale batte in reputazione il panettone. A fare la differenza la maggiore autenticità
Prendendo in considerazione il periodo d’esame di inizio aprile 2022, in seguito a delle prime analisi sugli indici di consumo e gradimento dei consumatori – e delle categorie di stakeholder coinvolte nella filiera - si è rilevato un generale incremento della reputazione della Colomba, che registra un aumento di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2021.
Questo è quanto emerge dalla nuova analisi realizzata dal Reputation Rating, l’unico motore di ricerca e comparazione di Brand basato su un algoritmo che offre una valutazione completa, tangibile, affidabile e imparziale della Reputazione di Brand, soggetti e Organizzazioni; l’algoritmo “Reputation Rating” pesa e misura le dimensioni della reputazione, certificando una serie di parametri oggettivi e soggettivi, attraverso la tecnologia blockchain.
La Colomba è il dolce pasquale per eccellenza, e porta con sé un preciso immaginario capace già di distinguerlo a livello percettivo (e reputazionale) dal panettone. La colomba è un simbolo di pace, di fratellanza, di gioia: una potenza simbolica non da poco. Sebbene la sua origine, a livello di produzione, sia proprio il panettone, nel tempo la colomba ha sviluppato una sua immagine ben chiara e distinta.
La colomba è etichettabile a pieno titolo come un’ennesima evoluzione del panettone, fornendo combinazioni di scelta più variegate e fantasiose del suo “antenato”: piace classica, con glassa, mandorle e canditi, ma negli anni le proposte creative si sono moltiplicate e si contano diverse ricette al cioccolato, all’onnipresente pistacchio e a gusti sempre più sofisticati.
Come approfondito dalla ricerca, non solo la filiera di produzione della colomba sembra più autentica e “artigianale”, spinta anche da una domanda di mercato inferiore a quella del periodo natalizio, a garanzia di una maggiore qualità e controllo del prodotto finale.
Reputation Rating: i dettagli della ricerca
La ricerca reputazionale è stata effettuata incrociando dati derivanti da: analisi di media intelligence delle principali testate nazionali; Web reputation analysis & Sentiment Analysis; indagini statistiche pubbliche. Il tutto sotto la lente dell’algoritmo brevettato del Reputation Rating.
Scendendo più nel dettaglio del crollo reputazionale rilevato dal ReputationRating, notiamo che ad essere maggiormente cresciuti sono i Driver Prodotti & Servizi (+7.14%); e della CSR (Responsabilità Sociale) (+9.19%), come diretta risposta della crescente percezione di autenticità e artigianalità.
“In pochi sapranno che l’origine della colomba si deve – anche – ad una precisa necessità di tutela dei lavoratori. Nella prima metà del ‘900, difatti, la filiera di produzione legata al panettone vedeva un fisiologico calo dopo il periodo natalizio, senza garanzie di impiego fino al Natale seguente per tutti gli operai coinvolti. Grazie alla Colomba, la produzione fu allungata, garantendo maggior lavoro a chi era ai margini delle aziende. Questa storia, e i risultati di questa analisi reputazionale, ci confermano ancora una volta il ruolo chiave dell’immaginario costruito attorno a un brand, per la costruzione di un capitale reputazionale forte e sostenibile.” – commenta così Davide Ippolito, cofondatore di ReputationRating.
A percepirlo, e dunque parliamo di Stakeholder, sono per lo più i Cittadini consumatori (+6.12%) come rilevato specialmente dalla Sentiment Analysis che tra blog post, Social e Forum ha registrato un Sentiment positivo (73%) attorno alle principali keyword affini.
Anche i Fornitori delle principali filiere in esame – in particolare a livello nazionale - sono tra gli altri Stakeholder che hanno reagito meglio (+7.64%), come risposta alla trasparenza e sicurezza del ciclo produttivo.
Joe Casini, cofondatore di ReputationRating, commenta così questa vicenda: “Analizzare sotto la lente della reputazione questi fenomeni, ci restituisce delle informazioni mai banali. Anche in questo campo, i valori della responsabilità sociale (ampiamente intesa) premiano un prodotto che – a parità di intenti con i suoi antenati – porta con sé molto più di una ricorrenza simbolica. Viviamo in un mondo sempre più connesso, dove i fenomeni sono sempre più intrecciati tra loro. Pertanto, è facile immaginare come in questo clima di guerra, molta della crescita reputazionale sia dovuta alla voglia di perseguire la pace, anche solo simbolicamente”.